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  • Somma racconta Nainggolan: 'Poteva finire nei dilettanti, è da Pallone d'Oro'
Somma racconta Nainggolan: 'Poteva finire nei dilettanti, è da Pallone d'Oro'

Somma racconta Nainggolan: 'Poteva finire nei dilettanti, è da Pallone d'Oro'

  • Luca Borioni

Quando Mario Somma arrivò sulla panchina del Piacenza e si rese conto di che giocatore sarebbe potuto diventare il 17enne Radja Nainggolan, un giorno lo prese da parte e gli disse: "Sappi che dipende tutto da te, non mi stupirei se fra tre anni sarai diventato un giocatore del Real Madrid così come al tempo stesso non mi stupirei neppure di ritrovarti, sempre fra tre anni, a giocare in Eccellenza".

Perché il centrocampista belga è sempre stato un personaggio così, un potenziale numero uno da costruire pezzo per pezzo. "Con due anni in meno - aggiunge Somma a Calciomercato.com - avrebbe potuto vincere anche il Pallone d’Oro”. Oggi invece Nainggolan ha 29 anni e un percorso già compiuto rispetto ai talenti più luminosi del panorama internazionale, anche se resta un giocatore nel pieno delle sue possibilità, ovvero un centrocampista al top. Che si è legato significativamente alla Roma.


Quando gli parlavo del Real - chiarisce Somma, che aldilà della professione di allenatore si professa tifoso giallorosso - intendevo una grande squadra. E poi è puntualmente accaduto che sia stato cercato da tutte le big, di recente per esempio dalla Juventus e dal Chelsea. E’ un centrocampista eccezionale, il più forte e completo. E’ capace di giocare in tutti i sistemi, con due centrali, a tre, davanti alla difesa, abile in tutte le fasi, dalla difesa all’attacco, nello sviluppo dell’azione, unisce velocità, possanza e tecnica: il meglio”. 

La Roma nel cuore: una passione manifestata in varie forme, anche le più estreme, anche con parole da ultrà. Somma lo può capire: “Se uno come lui ha saputo meritarsi la fascia da capitano significa che nello spogliatoio della Roma gli riconoscono i meriti e la responsabilità di quel ruolo, significa che quando esterna la sua passione, lo fa perché ci crede, è autentico. E parliamo di una fascia che è stata di Totti e di De Rossi, due campioni altrettanto legati a doppio filo alla maglia giallorossa”.

Spalletti ha avuto un ruolo decisivo, secondo Somma, nella crescita di Nainggolan perché "gli ha dato libertà di movimento con la possibilità di gestire spazi ed energie. E il ragazzo lo ha fatto fin qui benissimo, anche contro il Crotone lo abbiamo visto...“. 

Che cosa aveva intuito Somma, agli inizi con il Piacenza, delle grandi qualità di Nainggolan? “Ciò che più impressionava era la sua forza fisica, ma poi anche la disciplina nel gioco. Gli dicevo di insistere, di non abbattersi alle prime difficoltà. Poi ha avuto Pioli al Piacenza che lo ha definitivamente lanciato, quindi a Cagliari in pochi mesi con Allegri è salito di un altro gradino”.

E a questo punto, ora che Nainggolan è diventato uno dei migliori d’Europa nel suo ruolo, quale consiglio suggerisce Somma all’ex allievo? “Di non sottovalutare l’importanza di indossare la fascia di capitano della Roma, di capire la responsabilità che comporta quel ruolo”. 
 


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