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  • Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Glik? Dopo un fallo così, meglio stare zitti'

    Sos arbitri. Chiesa a CM: 'Glik? Dopo un fallo così, meglio stare zitti'

    • Gianluca Minchiotti

     

    Consueto appuntamento del lunedì con Massimo Chiesa, ex arbitro internazionale e attuale opinionista di Telenova. Ai microfoni di Calciomercato.com, Chiesa valuta i principali episodi da moviola della Serie A e fa un'analisi delle tematiche arbitrali e regolamentari più scottanti a livello nazionale e internazionale.
     
    Partiamo dall'anticipo di venerdì fra Catania e Milan. Il primo gol di El Shaarawy è in fuorigioco...
    "Un fuorigioco netto. E' l'assistente Rosi a sbagliare di brutto, a causa di un errore di posizionamento. La responsabilità però è anche di Orsato, perché chiudendo la diagonale con i suoi collaboratori si sarebbe trovato in una posizione migliore per giudicare. Per l'ennesima volta comunque il Catania viene penalizzato, quello contro gli etnei è un vero e proprio martellamento".
     
    Passiamo al derby di Torino. Nel match Juventus-Torino sono tre gli episodi sotto osservazione
    "Il fallo di Glik è inaccettabile e l'espulsione è, passatemi il termine, 'legittimissima'. Gamba tesa sul piede d'appoggio, il fallo più brutto e pericoloso che possa esistere. Dopo un fallo del genere non si dovrebbe aprire la bocca, ma ritirarsi in buon ordine. Per quanto riguarda il rigore per la Juve, il penalty è netto, e Basha, che era già ammonito, doveva essere sanzionato con un secondo cartellino giallo, e quindi espulso. Così come doveva essere espulso Barzagli, per quel mani volontario nel finale. Al di là di questi ultimi due episodi, che non hanno comunque inciso sul risultato, la direzione di Rocchi è stata buona, a conferma del suo stato di forma".
     
    Passiamo a Napoli-Pescara, il lunch match della domenica.
    "Da Peruzzo mi aspetto sempre di più. Credo che abbia delle ottime doti, ma che non le abbia ancora messe in evidenza. Per quanto riguarda il match di ieri, niente da dire sul rigore per il Napoli e sulla conseguente espulsione di Bocchetti, entrambi indiscutibili. Non è stato assegnato, invece, un rigore al Pescara, per un fallo di Cannavaro su Bjarnason".
     
    Le gare delle 15. Bologna-Atalanta, il gol annullato agli orobici era in fuorigioco?
    "Sì, era fuorigioco, Giannoccaro ha visto bene".
     
    In Genoa-Chievo, invece, abbiamo assistito al ritorno di Tagliavento, dopo Juventus-Inter.
    "Un rientro discreto, in una partita importante per la classifica delle due squadre. Giusto il rigore assegnato al Chievo, per una trattenuta di Sampirisi, giusta anche la valutazione sul 2-0 clivense, perché Paloschi non era in fuorigioco. E giusta anche l'espulsione di Andreolli".
     
    Lazio-Parma invece è terminata fra le proteste dei ducali. Giustificate? 
    "Hanno ragione a lamentarsi. C'era un rigore per un mani di Klose e poi ci stava il secondo giallo per Biava, con la conseguente espulsione. Guida a me piace come arbitro, ma ieri ha steccato completamente la partita".
     
    E, per concludere sulla 15a giornata, una valutazione sul posticipo Fiorentina-Sampdoria
    "Il mani in aerea di Poli mi sembra involontario, quindi non credo che ci fossero gli estremi per il rigore. Giusto il rosso diretto a Mustafi, per l'entrataccia su Pasqual. E giusta anche la valutazione riguardo all'entrata di Gastaldello su Seferovic: il difensore blucerchiato si ferma in tempo, non è rigore. Buono quindi l'arbitraggio di Valeri".
     
    Per finire, parliamo dei giudici di porta, la principale novità introdotta in questa stagione a livello arbitrale. In Serie A, siamo quasi a metà campionato: si può già fare un bilancio? 
    "Il bilancio è negativo. Innanzi tutto, c'è la sensazione che diano all'arbitro centrale la scusa per autoassolversi, delegando la decisione e non assumendola in prima persona, come dovrebbe essere. Inoltre, se un arbitro giovane si ritrova un internazionale come Rizzoli o come Tagliavento a fare il giudice di porta, avrà la tendenza psicologica, anche inconscia, ad affidarsi alle sue decisioni, piuttosto che prenderne di proprie. Faccio fatica, quindi, a valutare positivamente questa novità, come invece mi sembra che facciano Nicchi e Braschi".

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