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  • Spagna, le misure contro la crisi del calcio VIDEO

    Spagna, le misure contro la crisi del calcio VIDEO

    La crisi finanziaria del 2008 e l'esplosione della bolla edilizia non ci ha messo molto a farsi sentire nell'economia reale della Spagna, e in particolar modo nel mondo del calcio che da tempo convive con la parola debito.

    Per le società è arrivato il momento di fare i conti con i propri creditori, giocatori che aspettano di ricevere lo stipendio ma in primis il Fisco. Il 28 giugno è il termine ultimo fissato per assolvere ai debiti contratti con giocatori e staff tecnici che militano nelle diverse categorie.

    In caso di insolvenza scatterà la retrocessione, in base al regolamento della Federazione Calcistica Spagnola. Ma ora parliamo di numeri: I debiti con il l'Agenzia delle Entrate e la Previdenza Sociale, i nostri contributi INPS, ammontano a 752,29 milioni di euro, in aumento rispetto ai 607 milioni del 2008.

    Con una situazione finanziaria del genere non poteva non intervenire la politica ma anche la UEFA che non sembrano più disposte ad essere tolleranti.

    A metterci il carico da 22 ci ha pensato Cristobal Montoro, Ministro dell'Economia, che ha annunciato ad aprile una riforma del Fisco e del trattamento dei dati personali, che prevede la pubblicazione dei nomi delle società fallite in maniera fraudolenta, una sorta di lista nera da mostrare ai contribuenti spagnoli.

    Il Fisco e la Federazione intendono integrare in maniera restrittiva le nuove regole UEFA sul FFP volute da Platini, e prevedono una cancellazione del debito pari a 750 milioni di Euro solo per le squadre che riescano a mettere da parte il 35% degli introiti dai diritti media come forma di garanzia. In caso di violazione delle norme i club sarebbero costretti a vendere i propri giocatori.

    In cima alla lista c'è l'Atletico Madrid che è in rosso di 90 milioni e il Depurtivo la Coruna che è stato l'ultimo club a chiedere aiuto allo stato dopo aver presentato istanza di fallimento per rinegoziare il proprio debito. Molte sono le squadre che rischiano la retrocessione o, nel peggiore dei casi, di sparire dalla scena calcistica.

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