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  • Spagna-Italia| Nel segno di Andrea Pirlo
Spagna-Italia| Nel segno di Andrea Pirlo

Spagna-Italia| Nel segno di Andrea Pirlo

  • Vincenzo Vitiello

'Fermare lui per fermare l'Italia. E' l'uomo che la guida, che fa la differenza, che ha in ogni momento il controllo della situazione': pensieri e parole pronunciate da Cesc Fabregas e Sergio Ramos, alla vigilia della finale di Euro 2012 tra Italia e Spagna.

I due pilastri della nazionale iberica a chi rivolgono le loro attenzioni? Ad un giocatore che, nel corso della sua lunga e gloriosa carriera, ha interpretato sempre e nel migliore modo possibile una qualità -contraddistinta da competenza, costanza nell'impegno, scrupolosità e serietà- definita professionalità. Il riferimento è ad Andrea Pirlo.

 

Il centrocampista della Juventus, già campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 2006, interpreta il calcio in modo perfetto: dotato di grande tecnica e con una visione totale del campo riferita alle varie fasi di gioco, dirige la squadra esaltando un gioco altamente spettacolare e redditizio, sempre con un distinguo ben in mente: anteporre l'esaltazione dello spettacolo offerto dalla propria squadra all'ostinata accentuazione della propria prestazione. La capacità di effettuare, con entrambi i piedi, passaggi sia lunghi che corti di precisione millimetrica, rendono il calciatore juventino unico ed insostituibile. Calci piazzati, rigori o punizioni? Ci pensa sempre lui, con ineguagliabile freddezza e precisione concede alla squadra anche un notevole apporto in fase di realizzazione. Se a tutto ciò si aggiunge la facilità nell'effettuare finte e dribbling, in particolar modo negli spazi stretti, non si può far altro che magnificare un calciatore meritevole, in un calcio avversato da varie problematiche di natura tecnica agonistica, organizzativa, strutturale e -riferito a calciopoli - scandalistica, di essere riuscito a riconciliare un popolo intero con il Mondo del pallone.

 

Chapeau, Andrea Pirlo. Se gli apprezzamenti che giungono al giocatore da ogni parte del Mondo venissero tenuti in debita considerazione al momento giusto -in caso di conquista del titolo europeo- nessun altro calciatore meriterebbe un riconoscimento gratificante quale:  IL PALLONE D'ORO.

 


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