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  • Spal, Marchegiani jr sul suo debutto in B: 'Non sono raccomandato, io e mio padre totalmente diversi'

    Spal, Marchegiani jr sul suo debutto in B: 'Non sono raccomandato, io e mio padre totalmente diversi'

    Gabriele Marchegiani ora può dirlo a gran voce: "Non sono raccomandato!"
    Figlio dell'ex portiere di Chievo e Lazio Luca, partito da terzo ha fatto il suo esordio in Serie B come primo portiere il 21 novembre a Trapani e ha raccontato l'emozione del debutto con la Spal a gazzetta.it: "È andata meglio di quanto mi aspettassi. In Serie B i tifosi sfruttano anche il riscaldamento per intimorirti, ma poi con la trance agonistica della gara non senti più nulla. A Ferrara, invece, abbiamo una tifoseria fantastica: un grande vantaggio. E pensare che da piccolo non ero partito a giocare come portiere, ma avevo sempre i guanti nella borsa. E siccome mi piaceva, un giorno durante un campo estivo li tirai fuori e dissi di essere un portiere. La pressione del cognome pesante? Mai avvertita, anche perché papà si comporta nel modo giusto. Glielo dico spesso: "Mantieni un profilo basso, ancora non ho fatto niente". Mi hanno sempre detto che gli somiglio, ma siamo diversi. Io sono più massiccio, lui più magro e coordinato. Io penso di cavarmela meglio tra i pali, lui era meglio nelle uscite e nella lettura delle situazioni, esattamente i due aspetti in cui devo migliorare".

    DALLA ROMA ALLA SPAL- "Non ho rimpianti. Certo, avrei sperato che ci credessero di più. Hanno fatto altre scelte, dipese forse anche dal fatto che lo scorso anno la panchina a Pistoia mi ha penalizzato. Avrei potuto scegliere meglio anch'io. Pazienza, mi porterò dentro la prima panchina all'Olimpico contro l'Empoli: la sognavo, tengo ancora la maglia a casa. I miei prossimi obiettivi? Primo, convincere Semplici a farmi giocare contro il Cittadella. E secondo, guadagnare sempre più spazio, quest'anno e in futuro, anche se Meret è fortissimo. Il terzo, più a lungo termine: diventare un portiere importante a livello nazionale e, se ci riuscissi, anche internazionale. Penso che se uno vuole arrivare al 7, deve puntare al 10. Ah, ne ho anche un altro, di obiettivo: essere conosciuto come Gabriele, non solo come il figlio di Luca."

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