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  • Spalmania: ai limiti dell'impossibile

    Spalmania: ai limiti dell'impossibile

    • Leonardo Valente
    Correva l’anno 1958, il 21 settembre per la precisione, e al “Comunale di Ferrara” finiva 0-0 l’incontro tra Spal e Juventus. Sono passati 60 anni dall’ultimo precedente in terra ferrarese nel quale la formazione di casa è riuscita a fermare la corazzata bianconera: e allora perché non riscrivere la storia? Una gara per molti scontata, quella che andava in scena ieri sera al “Paolo Mazza”, una sfida ai limiti dell’impossibile.

    Alle 19.30 lo stadio è già un bolgia, da una parte gli estensi sotto la “Ovest”, che incita i propri idoli già nel riscaldamento; dall’altra la squadra più forte d’Italia, il biglietto da visita del nostro calcio in tutta Europa, una formazione di grandi campioni pronta a mettere a segno la tredicesima vittoria consecutiva. Sembra tutto deciso prima del fischio, ai ragazzi di Semplici basta non cadere sotto i colpi di Higuain e compagni, evitare di prendere imbarcate, come successo con Lazio e Milan, significherebbe molto davanti al pubblico di casa. Alle 20.45 si parte e la paura di essere surclassati sembra non risiedere nelle teste dei ragazzi di casa. Parte forte la Spal e la Juventus è costretta ad indietreggiare, dieci minuti di fuoco che stupiscono tutti e surriscaldano ulteriormente uno stadio che gradisce, e non poco, l’atteggiamento della banda Semplici.

    Dopo lo sfogo iniziale ci pensa Douglas Costa a ridimensionare gli animi, galoppata travolgente e assist per Alex Sandro che a due passi da Meret viene recuperato da uno strepitoso Filippo Costa, pronto a dare tutto per riconquistare la maglia da titolare lasciata vacante, in questa notte da sogno, da Mattiello. L’equilibrio regna, i campioni d’Italia ci provano, ma Cionek-Vicari-Felipe sono perfetti e né Dybala né Higuain spaventano Meret. Nella ripresa ci prova Douglas Costa a sbloccarla, ma è l’unica occasione che impegna l’estremo difensore spallino, bravo a respingere in fallo laterale. Per il resto è tanta Juventus nel possesso palla senza particolari pericoli per i padroni di casa che giocano senza paura, con molta sicurezza e difendono alla perfezione un punto che potrebbe risultare decisivo a fine stagione.

    Viene indicato il recupero di 5 minuti, il pubblico fischia per la paura e invece non succede nulla. Una sfida ai limiti dell’impossibile termina 0-0. Ferrara è in festa e un’altra pagina di storia viene scritta tra le mura amiche. Dopo la vittoria di Crotone, il sigillo sul derby e il pareggio con il Sassuolo, arriva il quarto risultato utile consecutivo; arriva un punto insperato al quale nessuno credeva, un punto contro i più forti di tutti che può fare morale e dare continuità ad un gruppo di ragazzi che inizia a rispecchiarsi nelle proprie qualità e capacità, un passo in avanti importantissimo per trasformare l’impossibile in possibile.
     

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