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  • Spalmania: c'erano un italiano, un serbo e un brasiliano
Spalmania: c'erano un italiano, un serbo e un brasiliano

Spalmania: c'erano un italiano, un serbo e un brasiliano

  • Leonardo Valente
Il campionato serbo non è certo facile da seguire, al massimo lo si può sbirciare sulle app del telefono per cercare, magari, qualche ex giocatore di nostra conoscenza finito nei pressi di Belgrado a trovare nuovi stimoli. Nel caso del neoacquisto della Spal, il regista brasiliano Everton Luiz, le indicazioni a disposizione sono poche. Il collegamento più vicino al roccioso centrocampista appena arrivato a Ferrara è il direttore sportivo del Partizan Belgrado Ivica Iliev, apparso sui campi della serie A con la maglia del Messina. Trovare informazioni dettagliate del ragazzo, a parte qualche video sull’internet, è difficile, ma è in questi casi che la fortuna gioca a favore.

Pub con gli amici per il venerdì sera. Vicino al tavolo un gruppo erasmus chiassoso e pronto a far festa. Varie nazionalità inglesi, tedeschi, francesi e un serbo. Un serbo? Parto con la domanda su Mihajlovic e Ljajic, capisco che segue il calcio, per la precisione tifa Stella Rossa, i rivali del Partizan. Oh! Finalmente posso capire chi sta per arrivare alla corte di Semplici. “Senti”- la butto lì - “ma Everton Luiz che sta per arrivare alla Spal, che giocatore è?”. “Guarda sembra Montolivo con l’aggressività di Vinnie Jones!” risponde. Allora sulla qualità del centrocampista milanista non ci sono dubbi, nonostante qualche stagione sottotono, il regista scuola Atalanta rimane un giocatore di spessore che farebbe sicuramente comodo alla Spal. Su Vinnie Jones ricordo con piacere le avventure da attore e non quelle da calciatore.

Ho pensato subito: “Non lo prenderei mai al fantacalcio”. Certo non è un pensiero utilissimo al fine di un’analisi prettamente calcistica e alla fine ho cercato di trarre alcune conclusioni. In questa prima metà di campionato i ragazzi biancoazzurri hanno dimostrato di avere una grande applicazione, coraggio nel gestire la palla e una disposizione al sacrificio nelle partite dove il tasso tecnico è evidentemente diverso. La lacuna maggiore si è manifestata sul piano fisico e Vagnati ha deciso di andare a pescare e scommettere su un fisico possente come quello di Everton Luiz.

Il ragazzo cresciuto nel Ponte Preta ha conosciuto il calcio europeo partendo dalla Svizzera (Lugano e San Gallo), passando per Belgrado e pronto per l’avventura in Italia. Il Partizan ha fatto di tutto per convincerlo a restare e mi viene da pensare che, se riuscirà ad inserirsi subito nel nuovo contesto e nei nuovi meccanismi, Everton Luiz potrebbe essere un rinforzo molto interessante, pronto a lottare insieme alla sua nuova città per raggiungere la salvezza. 
 

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