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  • Spalmania: cottura perfetta, è mancato un pizzico di pepe

    Spalmania: cottura perfetta, è mancato un pizzico di pepe

    • Leonardo Valente
    Semplici azzecca tutti gli ingredienti e nel calderone del “Paolo Mazza”, al primo lunch match della stagione, riesce a cucinare l’Inter, arrivata alla gara già bollita, pur non riuscendo a vincere per mancanza di malizia. E’ mancato un pizzico di pepe, quel tocco di spregiudicatezza che sarebbe potuto valere i tre punti. La Spal fa tutto da sola, Vicari sbaglia porta in maniera grossolana e Paloschi, all’ultimo respiro, riesce a rimediare al risultato, guadagnando un punto contro una big, dopo quello dell’Olimpico con la Lazio, e rimanendo incollata al Crotone distante ancora due punti.

    L’assenza di Floccari, con il forfait dell’ultima ora, costringe il mister a rivedere l’assetto tattico dei suoi ragazzi. Alla consegna delle formazioni ufficiali si nota subito lo schieramento contemporaneo di Kurtic e Schiattarella, dubbio che viene sciolto al momento dell’ingresso in campo. Il solito 3-5-2 con lo sloveno a rimorchio dell’unica punta Antenucci e Schiattarella nel suo ruolo naturale alla destra di Viviani. L’altra novità è tra i pali: Meret fa il suo esordio nella massima serie a discapito del buon Gomis che, dopo l’errore di Udine, può ritrovare la concentrazione giusta guardando il suo amico rivale. L’esordio del talentuoso classe ’97 è una bellissima notizia per tutto l’ambiente e a parlare per lui ci pensano i suoi interventi. Subito decisivo su Candreva nei minuti iniziali e altrettanto determinante nella ripresa, sul risultato di 0-1, su Vecino prima e su Brozovic poi.

    Eh si, la Spal ad inizio ripresa si autocondanna con la sfortunata autorete di Vicari, perfetto fino a quel momento su Icardi e ingenuo nel tentare la zampata su un cross di Cancelo, beffando prorpio l’incolpevole Meret. Un gol che pregiudica l’incontro, ma è dalle difficoltà che questi ragazzi sanno uscire. Semplici decide di non stravolgere gli equilibri e dopo lo svantaggio modifica nuovamente l’assetto: Kurtic libero di spaziare tra la linea di attacco e la mediana per assemblare un 3-6-1 e tentare di colpire gli avversari senza esporsi a facili contropiedi. Il tocco del grande chef arriva con l’ingresso in campo di Paloschi che gestisce solamente due palloni: il primo esce di un soffio e il secondo, allo scadere, gonfia la rete sotto la Ovest che esplode insieme a tutto lo stadio.

    Un punto che vale oro, contro la quarta forza del campionato, che avvicina i biancazzurri alla trasferta di Cagliari con maggiore serenità. Continuo a ripetere che la salvezza non passa dalle gare contro le big, ma dagli scontri diretti e al “Sardegna Arena” serviranno tutti gli ingredienti, senza dimenticare nulla, perché ci saranno tre punti da portare a casa, questa volta decisivi.
     

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