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  • Speciale Viareggio: il Toro di Asta dipende da Diop

    Speciale Viareggio: il Toro di Asta dipende da Diop

    • A.S.

    A tre mesi dalla svolta, il Toro di Antonino Asta cerca conferme anche al Torneo di Viareggio. Era il 2 novembre quando i granata, in coppa Italia, venivano disintegrati per 7-0 dal Genoa. Quella sconfitta, o meglio quella debacle, ha portato il tecnico della Primavera di fronte a un bivio: continuare a ruotare tutti i giocatori a sua disposizione (per farli crescere) o scegliere i migliori per cercare da subito il risultato. Quella granata è una piazza particolare: il settore giovanile ha un valore (anche simbolico) enorme per i tifosi. Ecco allora che Asta ha fatto la sua scelta.

    Il modulo del suo Toro è il 4-3-1-2: in porta c'è Alfred Gomis (fratello di Lys), la linea difensiva è invece composta da Isoardi, Fiore, Chiosa (classe '93 aggregato anche alla prima squadra) e Ropolo. A metà campo, la regia di Milani (reduce da qualche problema muscolare di troppo) è affiancata dalla corsa di capitan Panepinto e di Gatto (classe '94). Come trequartista Asta aveva scelto Vita, ma difficilmente sarà disponibile per questa edizione del 'Viareggio'. Al suo posto ci sarà dunque Barbosa, il quale assisterà le due punte, che sono Pinelli e Diop (classe '93). Quest'ultimo è stato aggregato al gruppo solo ieri dopo aver smaltito un'infiammazione al ginocchio che lo ha messo ko in questo inizio di 2011.

    Proprio da Diop dipende molto del potenziale offensivo di questa squadra: senza di lui, questo Toro fa fatica. Il buon lavoro di Asta tuttavia è testimoniato dal fatto che il suo gruppo di ragazzi, in campionato, ha finora collezionato 11 calci di rigore, segno che il gioco non manca. Detto quindi dell'attacco, che è Diop-dipendente, il punto di forza dei granata tuttavia c'è e non è di poco conto: la difesa è di indiscutibile valore e affiatamento, e garantisce un alto livello di solidità a tutta la squadra. Da verificare, in ogni caso, la tenuta di un gruppo che vanta appena 13-14 giocatori di pari valore (e una decina di comprimari poco utilizzati) in un torneo così breve e intenso come quello di Viareggio. Spendere il massimo delle energie qui potrebbe avere ripercussioni negative sul prosieguo del campionato.

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