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  • Fiorentina: qualcuno rivuole Mihajlovic?

    Fiorentina: qualcuno rivuole Mihajlovic?

    • Luca Cellini

    Uno strano sospetto aleggia da ieri pomeriggio a Firenze, dopo la sconfitta contro il Chievo Verona: ma non è che la maggioranza dei giocatori 'spinge' inconsciamente per il ritorno sulla panchina viola, per le ultime otto giornate di campionato, di Sinisa Mihajlovic? Quest'ultimo, licenziato esattamente un girone fa, dopo una sconfitta esterna al 'Bentegodi' di Verona, in realtà era molto amato nello spogliatoio viola per la sua franchezza, e per le tante - secondo alcuni molte - concessioni che faceva ai suoi giocatori, quando quest'ultimi si dovevano allenare. I cosiddetti 'bene informati' sono straconvinti che i palesi errori difensivi visti nelle ultime gare della Fiorentina siano in realtà segnali indiretti alla società di insofferenza al metodo Delio Rossi.

    Quest'ultimo, dopo essersi fatto da parte in seguito alla peggior sconfitta casalinga della storia viola, lo 0-5 contro la Juventus di 16 giorni fa, era sceso a compromessi con i suoi giocatori più rappresentativi, decidendo di abdicare nella sua ricerca del modulo giusto (dopo averli provati praticamente tutti). Gli 'anziani' dello spogliatoio viola, stanchi di quel provare e riprovare gli schemi, gli avevano suggerito di giocare con un classico 4-4-2. Eppure a Genova sono arrivati errori troppo marchiani: una mancata marcatura sul cross e susseguente colpo di testa di Bellusci, e poi una mancata chiusura su Palacio, libero di penetrare in area.

    Ieri ancora peggio, con Natali che ha 'servito' Pellissier per il momentaneo 0-1, e poi Pasqual che si è fatto bruciare da Paloschi, e Rigoni che è potuto entrare libero in area, neanche fosse un attaccante di consumata esperienza. Se la Fiorentina avesse dei giocatori di carattere, alla Dunga o Batistuta, quest'ultimi andrebbero in società a dire palesemente che non vogliono più questo allenatore, o comunque che hanno bisogno di maggior supporto dalla società in questo momento difficile. Purtroppo la rosa viola, mai come quest'anno, ha palesato delle difficoltà da questo punto di vista, visto che capitan Gamberini non è mai stato riconosciuto nella sua autorità dalla maggioranza del gruppo, e gli uomini che più tengono al bene comune della squadra sono due che palesemente hanno già detto di non credere nel progetto viola: Riccardo Montolivo e Cesare Natali.

    Se davvero i bene informati hanno ragione, e la maggioranza dei giocatori preme per un ritorno di Mihajlovic, a prescindere da quante responsabilità o meno abbia nell'attuale situazione Delio Rossi, allora dica la verità ai proprietari viola. Qualcuno si assuma le proprie responsabilità, invece di trincerarsi dietro silenzi o frasi banali del tipo: 'Siamo tutti con il mister', o scaricare le responsabilità su Corvino (vero Behrami?), e faccia chiaramente capire le proprie intenzioni. E soprattutto i vertici societari tastino davvero il polso ai propri giocatori. A costo del ritorno del serbo, poco amato dalla maggioranza dei tifosi, il bene comune deve essere la salvezza.

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