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  • Squadre riserve: 'In Francia giocano con i dilettanti, ma Valbuena faticava'
Squadre riserve: 'In Francia giocano con i dilettanti, ma Valbuena faticava'

Squadre riserve: 'In Francia giocano con i dilettanti, ma Valbuena faticava'

  • Luca Talotta

Le squadre riserve servono davvero all'Italia? Per saperne di più Calciomercato.com ha chiesto un parere a Marc Fourmeaux, osservatore che gira per abitudine l'Europa e il Mondo: "Nel mio lavoro ho avuto l'opportunità di conoscere più paesi e più modi di fare calcio - le sue parole - tranne l'Italia, tutti i campionati importanti europei hanno una squadra riserve che gioca in un campionato nazionale di livello inferiore o in un campionato parallelo".

Le differenze tra i paesi, comunque, esistono: "In Francia, ad esempio, la squadra riserva è la squadra "senior" del settore giovanile: il direttore del settore giovanile è spesso l'allenatore della squadra riserva, che è considerata come l'ultima tappa della crescita del giovane. La squadra riserva in Francia partecipa al campionato di CFA o CFA 2 che corrispondono alla Serie D italiana. Giocano contro prime squadre di società dilettantistiche. La tattica e la tecnica non servono in queste categorie, contano più l'attitudine mentale e l'aggressività: e lì spariscono spesso le giovani promesse. Se un giocatore non ce la fa, difficile che faccia il salto nei professionisti. Anche se c'è da ammettere che giocatori come M'Vila o Valbuena hanno avuto grossissime difficoltà in questo campionato. Inoltre, è molto raro che una squadra riserve vinca il campionato dilettante, perché spesso manca la continuità e lo spirito di squadra: se un giocatore bocciato della prima squadra "scende in quella riserve" prende il posto di un giovane e spesso non porta con lui la motivazione necessaria per fare alzare il livello".

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