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  • Stadio a Firenze: Renzi ripensa all'ampliamento delle curve

    Stadio a Firenze: Renzi ripensa all'ampliamento delle curve

    • L.C.

    Il nuovo stadio nell’area Mercafir sembra inghiottito dalle nebbie della vicina piana di Castello. Del project financing si sono, di fatto, perse le tracce. Men che meno si sente più parlare del bando di gara internazionale che da un paio d’anni a questa parte viene sbandierato dal sindaco Matteo Renzi a sigillo della massima trasparenza possibile nella (futuribile) operazione stadio e cittadella viola.
    'Abbiamo fatto una proposta alla città che sta in piedi nell’area Mercafir — ha detto Renzi anche nei giorni scorsi riporta quest'oggi La Nazione— se ci saranno sviluppi lo vedremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi'. Versione molto edulcorata di quel 'La vedo dura' che gli era invece sfuggito in precedenza. Il passaggio di proprietà, dalla famiglia Ligresti alla Unipol, dell’area di Castello poi, ha — di fatto — azzerato tutta l’operazione urbanistica che, da decenni, la città spera di veder decollare.

    Ma, se sull’area Mercafir non arrivano notizie di interesse, e per Castello bisogna ricominciare tutto da capo, vuol dire che il nuovo stadio si allontana dall’orizzonte fiorentino. Colpa dei tempi burocratici lunghi (la prima proposta della famiglia Della Valle era datata 2007), della crisi che cavalca e impone riflessioni pesanti su un investimento che non potrà essere inferiore ai 200 milioni di euro.Così, come nel lontano 2009, quando Matteo era ancora impegnato nella campagna elettorale per le primarie che lo avrebbero scelto come candidato sindaco del centrosinistra, Renzi è tornato ad accarezzare l’idea di una ristrutturazione del vecchio Franchi che sia all’altezza con i nuovi tempi e le nuove funzioni richieste dal calcio moderno. Allora scioccò tutti proponendo una parziale demolizione del Franchi (solo alcune parti e non quelle monumentali) per ampliare e migliorare lo stadio e (anche) per restituire spazi di vivibilità al Campo di Marte. Quattro anni dopo il sindaco è tornato alla ribalta con la proposta-provocazione di ‘rivedere’ il Franchi lanciata alla soprintendenza. 'Non si vive di soli ricordi — ha detto il sindaco in tv solo un paio di giorni fa — . Se il Franchi anziché un monumento fosse uno stadio e le soprintendenze ci facessero avanzare le curve fino al campo, come abbiamo fatto con la tribuna, basterebbe una bella copertura e non ci sarebbe bisogno di un nuovo stadio'.

     


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