Calciomercato.com

  • Stadio a Firenze: Unipol sfida Diego Della Valle

    Stadio a Firenze: Unipol sfida Diego Della Valle

    • L.C.
    Sulla scrivania dell’amministratore delegato di UnipolSai, Carlo Cimbri, c’è un corposo dossier dedicato al destino del quartiere di Castello, periferia Nord Ovest di Firenze, a due passi dall’aeroporto. Si tratta di 170 ettari ereditati dalla Fondiaria dei Ligresti e finiti al centro di un’inchiesta giudiziaria avviata nel 2008 dalla procura fiorentina con l’accusa di corruzione a carico di alcuni rappresentanti di FonSai, professionisti e amministratori pubblici. Il processo si è concluso in primo grado a marzo dell’anno scorso con un’assoluzione e il Tribunale ha disposto la restituzione dell’area, sottoposta a sequestro.
    Da allora scrive il settimanale L’Espresso è cominciato un braccio di ferro tra Unipol e Palazzo Vecchio. Gran parte dei terreni rientrano, infatti, nelle fasce di sicurezza per l’aeroporto di Peretola (dunque non vi si può costruire), che il Comune vuole ingrandire. Unipol ha fatto ricorso al Tar contro il piano d’indirizzo territoriale della Regione e rivendica: noi avevamo le concessioni edilizie, l’aeroporto è venuto dopo.
    Ricordando che la nuova pista lunga duemila metri approvata dagli enti locali (ma l’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione, ne ha imposti addirittura 2.400) mandano all’aria il piano di urbanizzazione. Che cosa diventerà allora l’area Castello? «È allo studio una variante al piano particolareggiato per allineare il progetto iniziale, che prevedeva un insediamento di tipo residenziale e direzionale, all’attuale domanda del mercato immobiliare», si legge nella semestrale Unipol. Quei terreni oggi valgono attorno ai 30 milioni, Cimbri sembra quindi deciso a far fruttare le licenze di costruzione concesse a Fondiaria nel 2008, poi congelate dall’inchiesta.
    Nel frattempo, però, è cambiato l’interlocutore al Comune dove Dario Nardella ha preso il posto di Matteo Renzi. E sul campo di Castello è sceso un terzo giocatore: Diego Della Valle. In ballo non c’è infatti solo l’esproprio dei 25-30 ettari che servono ad AdF (la società che gestisce lo scalo, controllata dagli argentini di Corporación América e presieduta dal renziano Marco Carrai), ma anche un’altra porzione di terreni per trasferire il mercato ortofrutticolo al posto del quale dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Fiorentina di proprietà dei Della Valle. Mister Tod’s aspetta il via libera del Comune entro Natale. Ma la palla è in mano a Unipol e Cimbri non sembra disposto a mollare la presa.

    Altre Notizie