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  • Stefano Fiore:| 'Lazio alla pari con tutti'

    Stefano Fiore:| 'Lazio alla pari con tutti'

    • M.A.

    Domenica, sciopero permettendo, c'è Juve-Lazio. Quasi uno spareggio per scegliere l'anti Milan. L'ultima vittoria biancoceleste a Torino porta la firma di Fiore, che rispose al vantaggio di Nedved con una doppietta: era il 15 dicembre del 2002. Oggi Fiore, 35 anni, gioca ancora nel Cosenza, sua città natale. Domenica ha battuto 1-0 l'Atletico Roma col lutto nel cuore per la tragedia dei 7 ciclisti falciati a Lamezia, uno dei quali padre di Bernardi, compagno di squadra di Fiore. 'E' stata una domenica surreale. Già prima della partita vedendo i tg avevamo capito che poteva essere coinvolto il papà di Alessandro'.

    Meglio ricordare Juve-Lazio di otto anni fa.
    'Sì, perché sancì un momento importante per la squadra, che attraversava un momento delicato per i guai di Cragnotti, ma anche per me che grazie a quella doppietta sono entrato nella storia della Lazio'.
     
    L'anno successivo colpì ancora i bianconeri, in finale di Coppa Italia, segnando due gol all'Olimpico e il decisivo 2-2 a Torino.
    'La Juventus per era diventata una scadenza. Sono stati anni bellissimi'.
     
    Domenica vedrà la partita?
    'Sì, e lo farò da tifoso. La gara arriva in un bel momento del campionato. Il Milan fa paura, ma sia la Lazio che la Juve hanno dimostrato di poter lottare alla pari con i rossoneri. Chissà che magari, vedendola in tv, io non porti di nuovo fortuna ai miei ex compagni'.
     
    Che idea si è fatto di questa Lazio?
    'È una squadra solida, difficile da affrontare, che ha creato le basi del suo rilancio sulle difficoltà dell'anno scorso. Non ha i campioni di una volta ma è una squadra ben assortita, quadrata e con qualche individualità. La forza di carattere e la compattezza del gruppo sono le armi migliori'.
     
    Può puntare allo scudetto?
    'L'anno dopo il Mondiale c'è sempre una sorpresa e io mi auguro che stavolta sia la Lazio, ma parlare adesso di titolo può essere controproducente e creare troppe aspettative. Il fatto che non abbia i favori del pronostico secondo me sta facendo la differenza'.
     
    C'è un giocatore che l'ha impressionata di più?
    'Hernanes. È arrivato da poco ma si è subito ambientato alzando il tasso tecnico'.
     
    Il ricordo più bello degli anni alla Lazio?
    'Il rapporto intenso con la gente laziale: è la cosa che mi ha gratificato più di tutto'.
     
    (Leggo - Edizione Roma)

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