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  • Vivo x lei: stile Milan perso nel 1963? Abbiamo tutti ragione, caro Gianfranco...

    Vivo x lei: stile Milan perso nel 1963? Abbiamo tutti ragione, caro Gianfranco...

    Caro Talotta,
    sei un cronista troppo giovane per ricordare che il Milan, lo stile, lo ha perso nel lontano 1963, quando Andrea Rizzoli,dopo averlo fatto Grande portandolo a vincere la prima Coppa Campioni, lo cedette a Felicino Riva.Uno sempre abbronzato- lo chiamavano il negativo-, che in un amen si fumò i cotonifici Vallesusa e riparò in Libano.Il suo primo acquisto fu Amarildo,fresco vincitore della seconda coppa del mondo in Cile. Da lì cominciarono i guai.Fino alla doppia caduta in serie B. Con l'avvento del Berlusca, abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere,però, il signor Galliani ci fece squalificare per un anno,per aver ritirato la squadra a Marsiglia in Coppa Campioni. In Francia lo chiamamo Monsieur Lumìere...E come non ricordare la vicenda Calciopoli ? Un dirigente avveduto,con un presidente spiano,intercettato,controllato oltre ogni limite, mai si sarebbe azzardato a parlare a telefono con un collaboratore di cose compromettenti. Sapendo,peraltro, quel che stava succedendo...O no ? E comunque,credo che al Milan per motivi generazionali ed altro, ci si stia avvicinando a un ricambio dirigenziale e anche tecnico.
    Gianfranco Sammartino
    ex cronista sportivo e tifoso milan

    Caro Gianfranco,

    lei ha ragione, sono un cronista troppo giovane per ricordare cose così indietro nel tempo. Diciamo che quello che so relativamente ai periodi in cui non c'ero, l'ho letto. Ovviamente. Lei dice che il Milan, lo stile, lo ha perso nel lontano 1963, quando Andrea Rizzoli lo cedette a Felicino Riva. Mi fido, non c'ero, ma mi ricordo che comunque poi il Milan rinacque, morì di nuovo e rinacque nuovamente. Come scrissi nell'articolo di qualche giorno fa, la storia è ciclica, si ripete e si ripeterà sempre. Ci troviamo in un periodo "down", mettiamola così. Ma è indiscutibile come, con l'avvento di Berlusconi e Galliani, il Milan abbia vinto tanto. Vero, Adriano ci fece squalificare per un anno per aver ritirato la squadra a Marsiglia in Coppa Campioni. Vero, c'è la questione Calciopoli. Ma non possiamo dimenticarci le due coppe Campioni con Sacchi, quelle con Ancelotti, le Intercontinentali e tutto il resto. 26 trofei, sono tanti...
    Se si vince una volta può essere fortuna o situazioni favorevoli (vedi lo Scudetto del Verona, ad esempio). Se vinci continuamente no, mi spiace. Lì vuol dire saper fare il proprio lavoro. Penso che tu abbia ragione, invece, quando dici che il Milan, per motivi generazionali ed altro, si sta avvicinando ad un ricambio dirigenziale e anche tecnico. E ha ragione anche Pab1980 quando dice che il problema è anche sociale: le bandiere, i mercenari e quant'altro. Abbiamo tutti ragione e abbiamo tutti a cuore il Milan: è un momento delicato della storia rossonera, pazientiamo e non esasperiamoci. La squadra deve vincere e continuerà a farlo. Magari non oggi, ma il futuro deve per forza essere roseo
    Un abbraccio
    Luca Talotta

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