Quando l'Inter, l'estate scorsa, acquistò Ricky Alvarez dal Velez Sarsfield per 12 milioni di euro, Massimo Moratti non nascose il suo entusiasmo: "Certo il sinistro è sempre un piede speciale: se lo usa bene, sarà fantastico. Ho visto delle cose per le quali mi ricorda un po’ Corso. Alvarez come Recoba? Beh, è ancora lesa maestà un paragone del genere".

 

In seguito, il talento argentino ha trovato poco spazio nei suoi primi due mesi in nerazzurro, ma poi è riuscito a diventare un punto di forza del 4-4-2 di Claudio Ranieri nel filotto di vittorie inanellato dai nerazzurri fra novembre e dicembre. Il 2012, invece, si sta dimostrando un anno amaro per Alvarez: complice qualche infortunio e, soprattutto, il rientro in campo di Wesley Sneijder, il presunto 'nuovo Recoba' (o 'nuovo Corso', anche se quest'ultimo ha dichiarato di non rivedersi in Alvarez) ha perso il posto, forse definitivamente.

 

Perché è evidente che, insieme a Sneijder, Alvarez non può giocare: con Sneijder trequartista dietro a due punte, Alvarez non avrebbe la corsa e le capacità difensive per essere uno dei tre centrocampisti; con Sneijder che decidesse di adattarsi al 4-4-2 che piace a Ranieri, uno dei due sarebbe comunque di troppo.

 

Da questa settimana, Alvarez ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e, già dal prossimo impegno, potrebbe ritornare fra i convocati. Già, ma per quale posto: panchina o tribuna?