Succede? Certo, succede, ma forse in un grande club non dovrebbe succedere, specialmente alla vigilia del match più atteso dell'anno, il derby d'Italia con la Juventus. E forse qualche responsabilità in questo genere di situazione (si pensi, ad esempio, alla super vacanza concessa ai sudamericani durante la sosta natalizia) è da attribuire anche all'allenatore, oltre che al diretto interessato di oggi (Guarin) e alla società. 

 

La stessa cosa, forse, succedeva all'Inter ai tempi di José Mourinho? Certo che no, a riprova del fatto che lo Special One, in nerazzurro, oltre che l'allenatore era di fatto anche un 'dirigente' del club presieduto da Massimo Moratti. 

 

La colpa del 'caso Guarin' (se colpa c'è), non è certo da attribuire in toto al giovane tecnico romano. E d'altro canto è stato lui stesso a ricordare, proprio oggi, la sua inesperienza ("Io devo soltanto lavorare, ringrazierò sempre il presidente per la fiducia avuta in me"), facendo seguito alle parole pronunciate in settimana da Moratti: "Per quanto riguarda Stramaccioni è stato un anno che era prevedibile. E' una persona di qualità che ha fatto un'esperienza assolutamente nuova".  

 

Ma se la colpa non è tutta del tecnico (quando l'allenatore non ha l'esperienza necessaria, è la società a dover sopperire, ma Fassone e Branca sembrano latitare, in questa come in altre situazioni), la responsabilità non può certo essere attribuita, seppure con una battuta, alla 'nuvoletta nera' di Fantozzi. "La fortuna e la sfortuna non esistono": è una frase di Enzo Ferrari, che qualcosa nello sport ha combinato. Strama ne ha mai sentito parlare?