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  • Stramaccioni, macchè arbitri: l'Inter non va. Cavani immenso. Milan, migliore acquisto Allegri. Donadoni e Parma super

    Stramaccioni, macchè arbitri: l'Inter non va. Cavani immenso. Milan, migliore acquisto Allegri. Donadoni e Parma super

     
     
    E pensare che, per contrastare l'effetto panettone, durante la sosta Antonio Conte aveva imposto alla Juve di ricominciare a lavorare per prima. Non è bastato. La terza sconfitta stagionale dei bianconeri, la prima con il tecnico pugliese in panchina, nasce da un mix micidiale: gambe pesanti, errori di Buffon (anche il più forte portiere del mondo può sbagliare, ma occhio alle jene che
    già ridacchiano), e sottovalutazione della Samp. Che, invece, a Torino è stata
    protagonista di una prova superba, resa ancora più preziosa dall'exploit di Icardi, talento tosto come la sua squadra, capace di sconfiggere i campioni d'Italia pur giocando in dieci contro undici
    per oltre un'ora.

    Non esistono squadre invincibili e non siamo marziani, ha avvertito Conte. Ha ragione. E questo non significa nemmeno che, incassato il ko blucerchiato, la capolista sia piombata in crisi. Sommessa convinzione: soltanto i bianconeri possono perdere un altro scudetto, anche se mancano ancora 19 partite alla fine. Tuttavia, il clamoroso passo falso interno del 6 gennaio impone alle rivali di provarci sino in fondo. Purchè ne siano capaci. L'hanno dimostrato la Lazio, piombata a -5 dalla Juve e il Napoli, terzo grazie all'immenso Cavani che ha fulminato la Roma: 16 gol in 16 gare, nuovo capocannoniere del torneo, un vero fenomeno.
     
    I biancocelesti filano come un treno, anche se Orsato ha sulla coscienza il rigore regalato agli uomini di Petkovic. Del resto, che buona parte degli arbitri di Nicchi & Braschi sia tecnicamente un disastro, lo sappiamo dall'inizio di questa stagione. 
     
    E parliamo anche della loro ignavia contro il razzismo. Busto Arsizio non ha insegnato niente allo stesso Orsato: quando una parte della curva biancoceleste ha cominciato a dileggiare Ibarbo, l'arbitro doveva sospendere l'incontro. Niente da dire Abete, Beretta e tutti gli altri indignati un tanto al chilo?

    Gli errori arbitrali non devono diventare un alibi per Stramaccioni, ex ragazzo prodigio incartatosi alla guida di un'Inter senza gioco e senz'anima, Soprattutto, senza Sneijder. Un giorno o l'altro, Moratti o Branca o tutti e due, spiegheranno come mai paghino 500 mila euro netti al mese all'olandese, impedendo all'allenatore di impiegarlo poiché il giocatore non prolunga il contratto sino al 2017, frazionando il suo pesantissimo ingaggio. Mai come in questo momento, l'Inter avrebbe bisogno della classe di Sneijder che il club non riesce manco a vendere: dicono tutti lo vogliano, il guaio è che nessuno lo piglia. Aggiungete la difesa che imbarca acqua in ogni dove e un'allarmante serie di ko esterni: il 2012 s'era portato via le sconfitte con Atalanta, Parma e Lazio, inframezzate dalla brutta figura in casa del Rubin Kazan. Il 2013 è cominciato con il tracollo di Udine, firmato anche dall'infinito Di Natale.
     
    Mentre l'Inter perde e, per ricaricare le pile pensa al trentaquattrenne Lampard dopo aver preso il trentacinquenne Rocchi, la Fiorentina paga l'euforia per Giuseppe Rossi e s'inchina a Perin, che da grande farà il Buffon. Il Milan, continua a risalire. Allegri punta al terzo posto, aspetta di sapere se, dopo Pato, Galliani gli venderà pure Abate: lo Zenit offre 10 milioni di euro. Momentaneamente congelata la cessione di Robinho, Via Turati ci sta pensando. Nel frattempo, la squadra soffre, vince e mercoledì va a trovare la Juve in Coppa Italia: comunque vada, sarà uno spettacolo.   
     
    Come quello assicurato dal Parma, unica squadra ancora imbattuta in casa: Donadoni sta facendo meraviglie. Grazie a Belfodil ed Amauri, ha steso pure il Palermo e ora aspetta la Juve non avendo nulla da perdere. La lotta per la salvezza, invece, coinvolge 9 squadre nello spazio di 11 punti, dall'Atalanta a quota 22 al Siena, ultimo a 11. Chi si ferma è perduto.
     
    Xavier Jacobelli
     
    Direttore Editoriale www.calciomrcato.com

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