Solidità destinata a durare.
Stramaccioni, rottamatore dalle idee antiche: difesa e contropiede le armi vincenti.
L'Inter stende il Catania e resta terza: ha dieci punti in più rispetto all'anno scorso.

Andrea Stramaccioni è un italiano alla moda. Alla sua maniera è un rottamatore che rappresenta il nuovo, visto che ormai si è considerati nuovi per l’anno di nascita più che per l’originalità delle idee che nel suo caso sono vecchiotte: l’Inter gioca infatti un calcio che si avvicina a quello di Trapattoni più che a Conte o a Guardiola o a Montella. Anche Trap si considerava un offensivista convinto perché schierava 3 o 4 giocatori votati all’attacco: il punto però è come si atteggiano le squadre e l’Inter, nonostante Milito e Cassano e Palacio, ha una vocazione spiccata alla difesa e al contropiede. Stramaccioni rottama insomma il calcio propositivo che affiora in Italia per riaffidarsi all’usato sicuro. Non c’è niente di male. Basta intendersi su cosa si vuole e l’Inter che ha faticato due anni per elaborare il lutto di Mourinho vuole riprovare a vincere con una formula semplice, poco costosa, per nulla spettacolare o raffinata ma affidabile: non sappiamo dove potrà arrivare però sta mettendo i mattoni per costruire una casa che non prende acqua dal tetto. I nerazzurri hanno 10 punti in più rispetto all’anno scorso e considerato che nella seconda parte del campionato non arriverà più Ranieri è facile prevedere che si radicheranno nelle zone altissima della classifica.