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  • Sturridge, un altro ko: è uno scherzo?

    Sturridge, un altro ko: è uno scherzo?

    Non c'è pace per Daniel Sturridge: l'attaccante del Liverpool, rientrato in campo meno di due settimane fa dall'ennesimo infortunio della sua ancor giovane carriera, sarà costretto a un nuovo stop per un problema al tendine del ginocchio, lo stesso ginocchio che lo tenne fuori per più di un mese dopo un contrasto subito in allenamento il 15 ottobre. Difficile, a questo punto, che il numero 15 dei Reds possa rientrare prima della fine dell'anno, anche se i più ottimisti parlano di un ritorno in campo per il Boxing Day. Un ulteriore intoppo che rallenta ancora una volta la carriera di uno dei migliori prodotti del calcio inglese degli ultimi anni.

    WONDER (INJURED) BOY - Sturridge e gli infortuni, una storia che si ripropone fin dagli esordi, quando veniva considerato una sorta di ragazzo prodigio: nemmeno il tempo di festeggiare la prima partita in Premier League, a 17 anni, che un problema all'anca gli fa terminare in anticipo la stagione. Qualità indiscutibili, ma anche incomprensioni tattiche, che non permettono a Sturridge di esplodere definitivamente. La svolta arriva con il passaggio al Liverpool quando, in coppia con Luis Suarez e supportato da Sterling, formava uno dei migliori reparti offensivi d'Inghilterra e d'Europa. Partito l'uruguaiano, ecco che ritornano i problemi: la stagione 2014/15 vede Sturridge in campo solo in quattordici partite, per via di ben tre infortuni differenti alla coscia. Una stagione travagliata, conclusa con la decisione di operarsi definitivamente a maggio negli Stati Uniti per ripresentarsi al massimo della forma per il campionato successivo. Oggi, a quattro mesi dall'inizio della Premier, sono già due gli infortuni subiti dall'attaccante inglese, che gli hanno fatto saltare ben diciassette delle ventitre partite stagionali del Liverpool. Emblematiche le parole di Jurgen Klopp, consapevole che la storia del suo attaccante "parla di più di venti infortuni, non può essere trattato come un giocatore normale".
     

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