Calciomercato.com

  • Su la testa, Inter: le lacrime di Ranieri, la vittoria sul Chievo, l'orgoglio ritrovato

    Su la testa, Inter: le lacrime di Ranieri, la vittoria sul Chievo, l'orgoglio ritrovato

     

     

    Se un signore di sessant’anni piange perché la sua squadra vince una partita dopo 47 giorni, le sue lacrime potrebbero sembrare lo sfogo nervoso di un acceso sostenitore a secco da troppo tempo.

    Ma, se questo signore si chiama Claudio Ranieri, è uno degli allenatori più capaci e professionali in circolazione e abitualmente dissimula ciò che prova con l’ostentato distacco di chi ne ha viste tante, vuol dire che non si tratta di un’emozione da poco. 

     

    I detrattori diranno che quest’Inter fosse messa così male (non vinceva dal 22 gennaio, nelle ultime sette partite aveva totalizzato 7 sconfitte e 2 pareggi) da far piangere persino il proprio tecnico.

     Invece, le lacrime di Ranieri sono il segno di un orgoglio ritrovato nel bel, mezzo della tempesta. La vittoria sul Chievo è stata sofferta e conquistata con le unghie e con i denti, quando Sorfrentino ha parato il rigore a Milito sembrava davvero che una maledetta congiuntura astrale soffocasse i morattiani. Ma, alla fine, Samuel e Milito hanno scardinato il bunker veronese e il successo è arrivato.

     

    Forse perché, dopo avere preso tante legnate, dopo essere rotolati nella terra di nessuno, finalmente gli ex campioni d’Europa e del mondo hanno ritrovato dentro se stessi lo spirito della grande squadra. Proprio il 9 marzo, il giorno del compleanno n.104.

     

    Intendiamoci: l’Inter è ancora la grande convalescente del campionato, ma, alla buon’ora, ha scoperto che c’è vita oltre il pantano in cui s’è cacciata. Forlan è un’anima persa, Pazzini subentra e non riceve mai un pallone giocabile. Però, finalmente, la difesa non subisce gol (non accadeva dal derby), sebbene di fronte Julio Cesar avesse il terzo peggior attacco della serie A.

     

    Il Chievo ha badato solo a difendersi, complicando la vita ai nerazzurri, forte anche dello stato di grazia di Sorrentino, uno fra i migliori portieri del torneo. Ma, quando le telecamere hanno mostrato quelle lacrime di Ranieri s’è capito quanto fosse importante per l’Inter vincere al Bentegodi. Anche perché, ad Ajaccio, il Marsiglia ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva. E Ranieri ha capito che, martedì a San Siro, potrà finalmente tornare a sorridere.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

    Altre Notizie