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  • Super Chievo:|Rinnovo per Di Carlo

    Super Chievo:|Rinnovo per Di Carlo

    Nessuno è riuscito, dopo Gigi Delneri, ad aprire un ciclo in gialloblù. L'impressione oggi è che Mimmo di Carlo possa essere l'uomo giusto per riuscirci. Lo dice il campo. Lo conferma anche la sua ormai lunga militanza in casa Chievo.  E adesso toccherà a Campedelli e Sartori confermare la fiducia all'allenatore. Anche se sembra non esistano - ragionevolmente - particolari impicci di natura tecnica.  Mimmo del resto ha il conforto dei risultati e pare anche della squadra. Aggiungiamo che in più occasioni si era detto: il Chievo di Di Carlo bada al sodo ma magari non incanta gli esteti del calcio. Bene, l'ultimo Chievo di stagione gioca pure bene. Scambi corti, fraseggio frizzante, la volontà di fare controllo palla senza buttare via nulla. Dunque, tutti indizi che fanno pensare ad una sola cosa: Di Carlo merita di essere riconfermato.  Senza aspettare troppo. Evitando magari che qualche club di blasone possa arrivare a bussare alla sua porta.  LA TRATTATIVA. In casa Campedelli si è soliti, ormai da tempo, aspettare il termine della stagione per sedersi al tavolo della trattativa e definire il futuro. A bocce ferme, si sa, è più facile analizzare e decidere.  Va detto, però, che Di Carlo a oggi ha già meritato la riconferma. La squadra è virtualmente salva da tempo e l'allenatore è sempre più addentro alla cosa Chievo. Il rinnovo dovrebbe scattare sistematico al fischio finale del campionato. Nelle ultime due stagioni, però, non è andata così. E con Pioli e lo stesso Di Carlo, al termine del loro mandato, non c'è stata prosecuzione. Motivi variegati, sia inteso. Non ultimo l'interesse di grandi club per i due allenatori.  Ma il fatto di allungare i tempi di attesa per ridefinire il contratto a volte può complicare le cose. E questo deve fare riflettere pure il club. Di Carlo, comunque, merita la conferma per ben quattro motivi. IMPRESA E CONFERMA. Mimmo ha compiuto un'impresa salvando i gialloblù il primo anno. Salvezza impossibile, resa possibile da un recupero a dir poco eccezionale.  La stagione successiva il tecnico si è migliorato: sei punti in più rispetto alla prima esperienza e una salvezza tutt'altro che sofferta. E quest'anno? Ancora meglio. Il Chievo è salvo.  E Di Carlo con cinque turni a disposizione può riuscire tranquillamente a superare il suo record personale di punti in gialloblù: 44. Ne manca solo uno per eguagliarsi.  CHIAVI IN MANO. Chi meglio di lui conosce questa squadra?  C'era già stato Mimmo al Chievo. E il suo ritorno è stato vissuto da molti suoi ex ragazzi come cosa gradita. Non c''è stato bisogno di rifondare, ma semplicemente di ripartire.  Integrando i nuovi e lavorando su una base solida che ha avuto in Pellissier, Luciano e Sorrentino i suoi punti di riferimento. Ripartire da zero con qualcun altro avrebbe l'effetto di resettare un progetto che adesso appare ben avviato. LUCI DELLA RIBALTA. In più, Di Carlo è riuscito a valorizzare anche gli uomini pescati sul mercato da Sartori.  Aspetto, anche questo, molto importante. Perché se ti salvi, giochi bene e riesci pure a mettere in vetrina i tuoi potenziali uomini mercato, sei perfetto fino in fondo.  E allora? Allora Mimmo ha lanciato Bradley, Acerbi e reinventato Thereau. Con il francese ha compiuto un mezzo capolavoro. Vero che Cyril ha avuto un anno di tempo per ambientarsi. Ma dietro le punte si è riscoperto essere 'altro' giocatore. Bradley è una specie di leader aggiunto. Acerbi, anche se nella prima parte della stagione non ha trovato spazio, ha fatto in tempo a diventare indispensabile. O oggi pare essere uno degli intoccabili. Insomma: la gestione Mimmo ha dato visibilità ai giocatori giusti al momento giusto. Acerbi è già del Milan. L'americano e il francese sono molto chiacchierati. E Sartori già gongola. PROGETTO E SOGNI. Non ultimo, Mimmo con un paio di ritocchi (magari un attaccante da doppia cifra) potrebbe alzare il livello di ambizione del Chevo. La squadra, finalmente, sembra avere trovato la sua giusta taratura.  Gioca alla pari con tutti, e dimostra, tra l'altro, in questo delicato momento della stagione di disporre di una confortante condizione fisica. Segno che tutto lo staff di Mimmo ha lavorato bene. Pensare all'Europa, magari, può essere controproducente. Puntare alla salvezza sapendo, però, di avere tra le mani una squadre ed uno staff tecnico in grado di garantire un viaggio Oltralpe, potrebbe aiutare una nuova stagione tra sogni e sorprese. Tutto aiuta. Se Mimmo resta, naturalmente.

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