A pochi chilometri di distanza dall’Italia si trova un mondo di differenze. La Svizzera ha modi di intendere il calcio che poco hanno a che fare con la realtà italiana: nuclei familiari allo stadio, nessun match infuocato a livello di tifoseria e bambini che attraversano la tribuna con in mano un vassoio di dolci da offrire ai tifosi ospiti.  

A livello puramente calcistico la serie “B” svizzera, meglio conosciuta come “Challenge League” è una manna per coloro che lavorano nello scouting,  perché i giovani - a queste latitudini - li fanno giocare e gli riconoscono il tempo per crescere oltre che massicce dosi di fiducia. Calciomercato.com ha deciso di chiedere un parere a Mauro Mirko Masoni, consulente tecnico nel passato di Foggia, Martina, Palazzolo e Taranto e attualmente collaboratore di una società del massimo campionato svizzero: "Due squadre sono particolarmente virtuose nell’utilizzo dei giovani e si vedranno riconoscere un premio importante dalla Federazione in denaro a fine anno: Locarno a Aarau. Quest’ultima poi potrebbe – mantenendo il primo posto attuale in classifica – fare il salto di categoria. 

Molte quindi le possibilità per mettersi in mostra. Tra i portieri Klaus, 22enne del Vaduz e Pitrovic, 21enne del Locarno. Entrambi di circa 185 centimetri di altezza, esplosivi e ben determinati nel raggiungimento dei loro obiettivi. Sicuri tra i pali, infondono sicurezza tra i loro compagni e per un portiere è una virtù importante.

Tra i difensori Martignoni del Locarno, centrale, destro, classe ’92, sprecato per la categoria. Rapidissimo, fortissimo nell’uno contro uno, brillante palla al piede, cosa ci fa in serie “B”? Se non arriva in alto dovrà porsi molte domande; Jackle dell’Aarau 19enne, grande fisico e ottimo nel gioco aereo, personalità da veterano, difensore vecchio stampo; suo compagno all’Aarau con cui condivide anche l’età è l’esterno basso Widner,  dotato di grande corsa e buona resistenza che interpreta al meglio le due fasi: già cinque gol e quattro assist nelle prime diciotto partite, niente male per un difensore. Jolly difensivo dalla grande duttilità è Milosevic del Vaduz, 22 anni, impiegato anche a centrocampo, risulta sempre decisivo per gli equilibri della sua squadra

 Tra i centrocampisti Chappuis, classe ’92 del Lugano, centrocampista che fa bene entrambe le fasi di gioco, dotato di una eccellente capacità di verticalizzare non appena gli si presenta la possibilità, viene impiegato anche come centrale difensivo; Freuler del Winterthur, 20 anni,  interno destro di un centrocampo disposto a tre, ha grande facilità nell’inserimento in verticale trovandosi spesso a concludere a rete; colpisce la sagacia tattica manifestata durante gli interi novanta minuti;  Mihailovic, 21 anni del Bellinzona. Ala o trequartista, forte nell’uno contro uno e grande dispensatore di assist

In avanti anche quest’anno dopo aver vinto il titolo di capocannoniere la scorsa stagione, il 21enne Armando Sadiku del Lugano è già in doppia cifra. Vede la porta come pochi ed ha il sano egoismo della punta: tira non appena vede la porta e il suo destro si rivela mortifero il più delle volte; deve migliorare nel tenere palla e nel far salire la squadra per far rifiatare i compagni nelle fasi difficili del match; Mouangue Otele, 23 enne del Wil ha finalmente trovato la sua consacrazione: la velocità non comune fa il paio con una grande facilità nel saltare l’avversario. Nove gol e due assist per il camerunense.

Tra i tecnici, poco ha offerto la scuola tedesca, due tecnici di estrazione italiana sono da segnalare: David Sesa che tatticamente ha impostato un 4-3-3 degno di nota e Stefano Maccoppi che con la squadra più giovane del campionato ha visto migliorare decisamente le qualità singole dei suoi e alcuni sono sotto la lente di ingrandimento di club più blasonati (su Pacarizi gli occhi del Lugano e su Ncan, interessante terzino mancino, classe 94’,  quelli del Winterthur)"