'Il Napoli mi piace molto Mazzarri, sta facendo bene e può contare su una rosa di grande rispetto oltr ad un'eccellente coppia d'attacco. Mi aspetto un ottimo campionato da parte degli azzurri. Consentitemi, poi, un pensiero su Insigne: credo sia l'unico vero fuoriclasse del calcio italiano. Il futuro è suo'. Queste le parole di Mauro Gibellini, ex calciatore e dirigente sportivo italiano, intervenuto dagli studi di Sportitalia. L'autorevole parere di Ghibellini potrà non essere, completamente, condiviso da tutti gli addetti ai lavori del Mondo del calcio ma pone una problematica che non riguarda solo Lorenzo Insigne.

E' giunto il momento che si ponga alla giusta attenzione dei presidenti, allenatori, e tecnici federali un problema che investe il calcio italiano: troppi giovani promettenti non sono stati valorizzati nel modo giusto. Si permette, ancora, che alcuni gioiellini made in Italy  vadano fuori dai confini nazionali per la mancanza di una serie programmazione da parte di molte società che preferiscono rivolgere l'attenzione verso calciatori stranieri.

I giovani talentuosi calciatori devono avere l'opportuno supporto tecnico, ma devono giocare con continuità e sentire la fiducia da parte degli allenatori. E' indispensabile che siano, opportunamente, tutelati da presidenti che pensano, esclusivamente, ad ottenere risultati, per i loro club, nel più breve tempo possibile.

Insigne non deve dimostrare, ad una superficiale platea di osservatori ed addetti ai lavori, le sue indiscusse doti tecniche: ha bisogno di sentire la stima ed il supporto affettivo di coloro che, apprezzando il suo talento, sono deputati ad un a sua ulteriore maturazione tecnico-tattica. Da questa considerazione non si può escludere Cesare Prandelli. Il ct della Nazionale ha già manifestato l'interesse verso il golden boy partenopeo. Napoli e l'Italia, attenta a queste problematiche, aspetta i fatti ben sapendo che le parole lasciano il tempo che trovano.