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Tavecchio, ci sei? Il caso Donnarumma e una gestione da dilettanti

Tavecchio, ci sei? Il caso Donnarumma e una gestione da dilettanti

  • Andrea Distaso
Alla fine la Federazione si è risvegliata dal torpore e, a giochi ormai fatti, ha pensato bene di far avvertire la propria presenza facendo parlare Gigio Donnarumma nella conferenza stampa alla vigilia della semifinale dell'Europeo Under 21 contro la Spagna. Al suo fianco il ct Luigi Di Biagio, la parte più lesa di tutti in questa vicenda surreale che è degenerata nelle ultime ore: per tutta la durata del torneo, il futuro del portiere del Milan ha finito per far passare tutto il resto in secondo piano e ha condizionato persino il rendimento del ragazzo.

Possibile che la FIGC non abbia ritenuto opportuno stoppare molto prima il "gioco" mediatico che si è innescato per proteggere in primis uno degli elementi di punta della sua Nazionale ed evitare in ogni modo che l'atmosfera di tutto il gruppo fosse minata? Non è purtroppo la prima volta che la Federazione presieduta da Tavecchio dimostra poco decisionismo, o addirittura un servilismo nei confronti delle vicende delle squadre di club. Dai giocatori non concessi per i tornei giovanili al caso Donnarumma, la nostra massima istituzione calcistica ha sempre deciso di non schierarsi, subendo ogni scelta espressa dalle squadre.

Quale altra federazione avrebbe permesso a un procuratore di recarsi ripetutamente nel ritiro della nazionale e fare il bello e il cattivo in tempo, trovando persino il tempo di scatenare una bagarre senza precedenti attraverso i social? Oggi parla (finalmente) Donnarumma e dirà la sua anche Di Biagio, ma qualcuno ha notizie di Tavecchio?

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