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  • Ternana, Lauro:| 'Vedo una B senza play-off'

    Ternana, Lauro:| 'Vedo una B senza play-off'

    • Vincenzo Vitiello

    Maurizio Lauro, difensore della Ternana, ha rilasciato una intervista esclusiva a EuropaCalcio.it. Lauro, ischitano di nascita, ha mosso i primi passi calcistici nella Scuola Calcio Torrione di Forio d'Ischia, prima di approdare nel '97 alle giovanili dell'Ascoli. Le sue doti lo portano ad esordire in serie A in un bagnatissimo Ascoli-Milan, prima giornata del campionato 2005-06. Gli anni migliori della sua carriera, Lauro li vive a Cesena, dove diventa capitano e leader dello spogliatoio bianconero.

    Salve Sig. Lauro, Lei ha cominciato a calciare il pallone nella sua terra natia, Ischia, che ricordi ha delle sue prime esperienze sui campetti polverosi della sua isola?

    ''Ho ricordi bellissimi di quei tempi. E'cominciato tutti per gioco, ma pian piano mi rendevo conto che stava diventando qualcosa di diverso. Comunque fino ai 13-14 anni, ovvero fino a quando sono rimasto ad Ischia, il calcio per me era il classico passatempo da trascorrere con gli amici''.

    La Sua esperienza più importante l'ha vissuta a Cesena, dove è stato anche capitano. 6 stagioni con 2 promozioni e 2 campionati in Serie A...
    ''Quelli di Cesena sono stati davvero gli anni più importanti della mia carriera. Due campionati disputati in Serie A, con una salvezza, raggiunti dopo 2 promozioni consecutive partendo dalla Serie C, suonano un po come 3 campionati vinti consecutivamente. Ribadisco, gli anni a Cesena, fra i 14 anni che ho passato finora fra i professionisti, sono stati gli anni più belli ed intensi della mia carriera calcistica''.

    Il suo esordio in Serie A è datato 28/8/2005, fu un Ascoli-Milan finito 1-1. Era la prima giornata di campionato. Cosa può raccontarci..?

    ''Si, fu proprio un Ascoli-Milan finito 1-1! Ricordo che dall'emozione non riuscii a chiudere occhio durante la notte precedente. La partita si giocò su un campo fradicio ed iniziò con ritardo proprio per il cattivo tempo. Quello era un Milan formidabile, c'erano Kakà, Shevchenko...Ci furono anche parecchie polemiche a contorno, ricordo bene soprattutto quelle del Direttore Galliani. Poi appena dopo la partita venni ceduto in prestito alla Reggina''.

    Si, è vero la Reggina. Un'esperienza di soli sei mesi che, però, le ha permesso di lavorare a stretto contatto con Walter Mazzarri, attuale tecnico del Napoli, che in quella stagione allenava gli amaranto. All'epoca è riuscito ad intravedere nel tecnico toscano le doti che oggi lo rendono uno degli allenatori più apprezzati dell'intero panorama calcistico?

    ''E'vero, la mia esperienza a Reggio durò solo sei mesi, e anche a causa di un infortunio, a gennaio tornai ad Ascoli. Comunque già all'epoca si capiva che Mazzarri sarebbe diventato un grande tecnico. Quando arrivai alla Reggina, veniva da una salvezza raggiunta alla stragrande l'anno prima, e non fece altro che confermarmi di essere un allenatore molto preparato. L'anno dopo raggiunse addirittura la salvezza partendo da -15! Credo che chiunque lo abbia avuto non possa far altro che parlarne bene''.

    Insomma, Lei mi dice che praticamente il tecnico toscano non ha difetti...

    ''Ripeto, nel poco tempo che ebbi a disposizione, Mazzarri mi è piaciuto molto. Insegna benissimo il modulo a 3 dietro, anzi, direi che è uno dei migliori tecnici nella cura della fase difensiva. Sinceramente non gli ho intravisto difetti''.

    Ultimamente la Serie B ha vissuto la sosta post-natalizia. Nel periodo di pausa, forse è riuscito a seguire meglio il campionato di Serie A. Che idea si è fatto sulla corsa allo scudetto?
    ''Secondo me, il campionato di quest'anno può perderlo soltanto la Juventus, che resterà la squadra da battere anche nei prossimi anni. I soli problemi per i bianconeri potrebbero venire dai tanti impegni previsti anche con la Champions. Ecco, solo grazie alle tante partite di livello che verranno in successione, la Juventus potrebbe affrontare un calo nelle prestazioni. A quel punto, penso che solo il Napoli, che non avendo la Champions ed essendosi attrezzato con ricambi all'altezza dei titolari, potrebbe insidiarla''.

    Quale fra gli attaccanti che ha dovuto fronteggiare in Serie A le ha dato più grattacapi?

    ''Sarebbe troppo facile dire Ibrahimovic, che resta di un altro pianeta, ma dico Lavezzi e Klose. Due attaccanti diversi fra loro, ma ugualmente difficili da marcare''.

    A Terni ne avete uno, Litteri, che vi ha condotto alla vittoria sabato scorso a Modena. Dove vuole arrivare questa Ternana?
    ''Mah, siamo una neopromossa con in rosa tanti debuttanti in Serie B. Stiamo facendo bene nonostante i parecchi infortuni che hanno attanagliato la nostra stagione finora. A gennaio ci siamo rinforzati, sono arrivati Scozzarella, Ceravolo ed ora anche Masi, ma il nostro obiettivo resta sempre la salvezza...''.

    Guardando la classifica, la zona play-off non è poi così lontana...

    ''Si, è vero, la classifica dice proprio questo, ma per quest'anno faccio fatica a vederci in zona play-off. Molte delle squadre che ci precedono sono più attrezzate di noi, poi, sinceramente...''.

    Prego, continui...
    ''Sinceramente Sassuolo, Livorno e Verona quest'anno sembrano irraggiungibili. In tempi non sospetti ho detto che in questa stagione sarebbe stato difficile che si fossero disputati i play-off. Sappiamo bene che il campionato di Serie B è lungo e difficile, ma a meno di un calo netto di una delle tre di testa, la vedo dura per le velleità delle inseguitrici...''.

    Suo compagno a Terni è Luigi Vitale, terzino in prestito dal Napoli, che sta vivendo una vera e propria esplosione quest'anno in rossoverde. Pensa che è pronto per un ritorno in A, magari da protagonista?

    ''Luigi è un calciatore che ha tutte le potenzialità per giocare in Serie A. Lui però è di Napoli, e per un napoletano è difficile giocare con la maglia azzurra...E' chiaro, poi, che giocare a Napoli significherebbe confrontarsi anche con un ambiente ormai di alta classifica di Serie A, e questo potrebbe essere ancora più difficile. Comunque, quest'anno sta facendo davvero la differenza''.

    Sabato Vitale è uscito dal campo per infortunio. Può dirci come sta?
    ''Si, sabato ha subito un colpo dal portiere, ma sembra non sia nulla di grave. Sabato prossimo dovrebbe essere regolarmente in campo''.

    Ha gia pensato a cosa fare dopo la fine dell'attività agonistica? Magari potrebbe ritornare sulla sua isola ad insegnare calcio ai giovanissimi...

    ''Onestamente ancora non ci ho pensato. Mi vedo ancora in pantaloncini e maglietta, per la tuta o la giacca c'è ancora tempo. Comunque aspiro a restare in questo mondo, ad allenare, magari partendo proprio dai più giovani che, sinceramente, sono quelli che danno più soddisfazione. I ragazzi si divertono a giocare a calcio e farebbero divertire anche me! Poi, fra qualche anno potrei anche tornare nella mia isola, che porto nel cuore. Ma per allenare c'è tempo, vedremo...''.

    A proposito di Ischia...Riesce a trovare il tempo per seguire le imprese della squadra della sua isola che, allenata da Salvatore Campilongo, sta conducendo un grande campionato nella Serie D della Lega Nazionale Dilettanti?

    ''L'Ischia è l'unica squadra di calcio, dopo quella in cui gioco, per cui faccio il tifo veramente. Ogni domenica la pagina 258 del televideo è fissa sul mio televisore! Quando ero ad Ascoli, l'Ischia militava in C1 e spero ci ritorni presto. Negli anni scorsi ha più volte sfiorato la promozione. Quest'anno ha preso il largo, sembra l'anno buono, incrociamo le dita...''. Conclude Maurizio Lauro a EuropaCalcio.it


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