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  • Terzo posto, Mancini ci crede, ma il calendario è relativo

    Terzo posto, Mancini ci crede, ma il calendario è relativo

    Il terzo posto è lì a sei lunghezze e Roberto Mancini ci crede ancora. Questo è quanto afferma l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che spiega come Mancini sia maestro di rimonte: 

    IL DERBY ROMANO FA SCUOLA - "Terzo posto, si può. Roberto Mancini ci credeva già prima, figurarsi dopo il pareggio interno della Roma contro il Bologna. Senza dimenticare che la Fiorentina è appena sotto - e la quinta piazza rischierebbe di complicare parecchio l’estate nerazzurra -, il preliminare di Champions ora è lontano sei punti e altrettante sono le giornate che mancano alla fine del campionato. Guardare al calendario a questo punto diventa relativo. Mancio stesso ne ha avuto conferma pochi giorni fa, quando parlava della trappola derby per i giallorossi alla vigilia di Inter-Torino. Risultato? Roma che passeggia sulla Lazio, nerazzurri in vantaggio ma poi suicidi contro i granata. 

    CON IL SUPPORTO DI MORATTI - "E allora Mister Rimonta sogna il colpaccio. Spronato anche da Massimo Moratti, che dalla lontana Teheran ha detto: «Tutta la società supporta Mancini. Ha vinto dei campionati all’ultimo minuto e bisogna aspettarsi qualcosa di buono da lui». Anche se i veri capolavori li ha fatti con la maglia della Lazio e sulla panchina del Manchester City, Mancini in nerazzurro ha guidato due rimonte incredibili - pur nell’ambito di una partita secca - e gestito aggrappandosi a Ibra il controsorpasso ai danni della stessa Roma, allenata anche allora da Luciano Spalletti. E’ proprio l’episodio cui fa riferimento Moratti. Nel 2007-08 l’Inter era sempre stata in testa, salvo calare nel finale. Tanto che all’ultima giornata i giallorossi misero il naso avanti segnando al Catania. Bloccata sul pareggio a Parma, l’Inter a mezz’ora dalla fine del campionato era seconda. Ibra si alzò dalla panchina e con una doppietta fece la storia"

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