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  • Thiago Silva, fu vera gloria?

    Thiago Silva, fu vera gloria?

    • Gianluca Minchiotti

    Ci perdoni Alessandro Manzoni se utilizziamo i suoi versi per parlare di un difensore brasiliano, ma forse è giunto il momento di chiedersi se Thiago Silva sia davvero il più forte centrale del mondo

    Quasi tutti i massimi esperti in materia, compreso il suo nuovo allenatore, Carlo Ancelotti, ci assicurano che è così: Thiago è il più forte di tutti. Ma allora come mai quando varca i confini nazionali spesso sembra un difensore normale e i risultati non arrivano? 
     
    Come mai a 28 anni (li compirà il 22 settembre) ha vinto solo uno scudetto, una Supercoppa italiana, una coppa del Brasile e nessun trofeo internazionale? Come mai quando deve fare la differenza contro avversari di livello internazionale non la fa quasi mai? Ci ricordiamo la bambola presa dal Milan all'Emirates contro l'Arsenal negli ottavi di finale dell'ultima Champions, quando la retroguardia guidata da Thiago non vide mai il pallone e fu salvata dal tracollo solo da un errore di Van Persie sotto porta? E vogliamo parlare dell'ultimo episodio, i Giochi olimpici? Il Brasile segna puntualmente tre gol a partita contro avversari più che modesti, fino alla finale, quando si trova di fronte l'unico avversario davvero valido incontrato durante il torneo, l'unico rivale contro il quale occorra anche difendere, oltre che attaccare. Come finisce? Naturalmente, vince il Messico.
     
    Intendiamoci, nel contesto del calcio attuale, Thiago è sicuramente un grande difensore (anche se forse non il migliore), ma paragonarlo ai grandi del passato (da Baresi a Maldini, passando per Scirea e Cannavaro), per il momento ci sembra quantomeno azzardato. Almeno fino a quando l'apporto del difensore appena acquistato dal Paris Saint Germain non sarà stato decisivo per conquistare un titolo internazionale, a livello di club o di nazionale. 
     
    E il Milan? Se si guarda alla sua difesa attuale, pur rinforzata dall'arrivo di Zapata e Acerbi, l'assenza di Thiago Silva pesa come un macigno. Ma forse, se si pensa alla sua effettiva incidenza sui risultati (e ai 42 milioni che sono arrivati dal PSG), i tifosi rossoneri possono anche farsene una ragione
     

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