Thohir smentisce, ma il Suning può rilevare tutte le quote. Moratti ha tre strade
«Non ho intenzione di mollare l’Inter». Erick Thohir prova a far chiarezza sulla trattativa che dovrebbe portare i cinesi ad acquistare, entro l’estate, il 20% del club nerazzurro per 60 milioni. Ieri l’ad Michael Bolingbroke ha rassicurato i dipendenti. Il Suning Group attende il Safe, l’autorizzazione dal governo di Pechino per esportare capitali all’estero, la trattativa però va avanti. Venerdì Thohir sarà di nuovo a Milano per discutere con Moratti e all’ex patron, che detiene il 29,5% delle quote, chiederà quali intenzioni ha. I cinesi vogliono acquisire (per ora) il 20%: Thohir dovrebbe cedere il 14%, Moratti il 6%. Non è da escludere però che sia lo stesso Thohir a mollare tutto il 20% e a imbarcarsi, sempre da azionista di maggioranza, con i cinesi. Fino al 15 novembre l’indonesiano e Moratti sono vincolati da un patto che non prevede aumenti di capitale e per questo Thohir continua a immettere soldi nella società sotto forma di prestiti. Dopo quella data i vincoli si allenteranno. Moratti avrà tre strade: restare in società, ricomprarsi l’Inter o, se Thohir è intenzionato a cedere tutto il pacchetto, obbligare l’indonesiano a vendere ai cinesi prima la sua quota. Nel giro di qualche anno i cinesi di Suning potrebbero arrivare a controllare la maggioranza del club liquidando tutti".