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  • Tigres, quanti talenti per l'Europa

    Tigres, quanti talenti per l'Europa

    Il Tigres è la seconda finalista della Copa Libertadores. Dop aver battutto 3-1, nella notte, l'Internacional di Porto Alegre nella semifinale di ritorno, ora è pronto a sfidare il River Plate. La società di Monterrey diventa così la terza squadra messicana, dopo Cruz Azul e Chivas de Guadalajara, a giocare una finale di Libertadores. Un exploit inaspettato, ma, allo stesso tempo, fortemente voluto e meritato. La Cemex, multinazionale del cemento proprietaria del club, ha fatto investimenti importanti. Solo a luglio, sono stati spesi più di 15 milioni di euro. Una spesa significativa per un movimento in costante crescita. Portare via i talenti più promettenti dalla Liga messicana è sempre più difficile, ma, oggi più che mai, gli occhi dell'Europa sono rivolti al Paese centramericano, con attenzione particolare ai goielli del Tigres.

    RETROGUARDIA D'ACCIAIO - I successi di una squadra si costruiscono partendo dalla difesa. Un principio preso alla lettera dal Tuca Ricardo Ferretti, idolo assoluto dell'Estadio Universitario di Monterrey. L'allenatore brasiliano ha lavorato molto con la sua linea a quattro, arrivando a esaltare le qualità di Hugo Ayala e Israel Jimenez. Ayala, classe '87, è un centrale dai piedi buoni, sempre pulito in chiusura. L'Udinese lo ha provato a portare in Italia, ma, dopo aver sentito le richieste del Tigres - circa 7 milioni di euro - ha mollato il colpo. Il valore del giocatore , però, non si discute. A destra c'è Jimenez, laterale di grande affidamento. Dopo aver vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi con il Messico nel 2012, annullando Neymar in finale, ha dovuto combattere con un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi un anno. El Peloto si è ripreso alla grande e oggi, a 25 anni, rappresenta un'occasione interessante: con 3-4 milioni si può prendere. Stagione importante anche per Nahuel Guzman, portiere argentino d'esperienza nel giro dell'Albiceleste. Nel 2013 ha sfiorato la vittoria in Libertadores con il Newell's Old Boys, ora può regalare il trofeo a un club messicano per la prima volta.

    SOGNI E RIMPIANTI - Tra gli uomini offensivi a disposizione di Ferretti, se c'è un ragazzo su cui scommettere, quello è Jurgen Damm. Secondo uno studio messicano eseguito sotto l'egida della FIFA, è il secondo calciatore più veloce al mondo con palla ai piedi. In questa speciale classifica, davanti all'esterno d'attacco messicano classe '92, c'è solo Gareth Bale. Per strapparlo al Pachuca, il Tigres ha messo sul piatto quasi 9 milioni di euro. E' forte fisicamente e molto disciplinato a livello tattico. Ha il passaporto tedesco, ma, visto la recente spesa per portarlo a Monterrey, ci vuole una proposta shock. Nella semifinale di ritorno conto l'Internacional, è stato decisivo con l'assist ad André-Pierre Gignac per il gol dell'1-0. Gignac, impossibile non citarlo. Il 29enne francese ha conquistato subito i nuovi tifosi, giustificando l'ingaggio super - 5,5 milioni - offertogli dai messicani per battere la concorrenza dei club europei. Contro i brasiliani, però, il migliore in campo è stato Javier Aquino. In Spagna, con Villarreal e Rayo Vallecano, non è riuscito a esprimere il suo estro con continuità. E' tornato in Messico, in cambio di 5 milioni. I dirigenti del Tigres, sicuri del suo rilancio, sentono già il profumo della plusvalenza.

    Matteo Palmigiano
    @palmi14

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