La fame di Brighi, la voglia di rivincita di Basha, il sogno di Bianchi di segnare un gol nella sua Bergamo e il desiderio di essere protagonista di Cerci. Atalanta-Torino è sempre speciale, ma lo è un po’ di più per chi adesso indossa il granata dopo aver giocato con la maglia nerazzurra. Quattro ex, quattro torinisti che questo pomeriggio vogliono essere decisivi su un campo che per motivi diversi non ha regalato le giuste soddisfazioni. 

Chi recentemente, vedi Brighi che l’anno scorso era in prestito alla Dea ma ha giocato poco causa infortuni, e chi nel passato, come Cerci che nel 2008/2009 era all’Atalanta e non ha lasciato ricordi. 

Più particolare la vicenda del centrocampista Basha, che è in comproprietà tra i due club (con due promozioni consecutive in A), mentre sul cuore a metà di Rolando Bianchi sono già stati versati fiumi d’inchiostro. Autentico prodotto del vivaio di Zingonia, con l’Atalanta l’attuale capitano granata ha disputa 21 partite fra il 1999 e il gennaio 2004 senza segnare un gol. E per ironia del destino, da avversario con Cagliari, Reggina, Lazio e Torino non ha mai segnato alla sua ex squadra. 

Brighi, Cerci, Basha e Bianchi cercano di applicare la classica legge del gol dell’ex, anche per contrastare l’effetto Colantuono. Il tecnico nerazzurro, infatti, ha sempre voglia di rivalsa contro quel Toro che non riuscì a riportare in serie A tre stagioni fa e che rischiò di allenare nuovamente prima dell’arrivo di Ventura. Due anni fa il “Cola” centrò la doppietta contro la squadra di Lerda in B ed ora vuole il bersaglio grosso. “Il Toro è una buona squadra e mi piace – dice Colantuono -, ma dopo la sconfitta col Catania dobbiamo reagire”. Storie che si incrociano sul campo, perché Atalanta-Torino è sempre speciale.