Torino, Gustafson si racconta: 'Al primo allenamento pensavo di non farcela'
“Il calcio in Italia è completamente diverso, se uno ha giocato sempre in Svezia è normale che abbia bisogno di un periodo di ambientamento. Che tutto fosse differente me ne sono accorto già al primo allenamento: era un mercoledì e quel giorno ho pensato di morire – ha dichiarato scherzando il centrocampista, che ha poi continuato – in Italia non devo solo pensare a giocare a calcio, devo anche imparare la lingua che è molto importante. Per me è tutto nuovo: la squadra, la cultura, il tipo di lavoro. Questa è una sfida da vincere. A Torino mi trovo comunque molto bene, la vita è buona”.
Gustafson ha poi parlato di Torino-Roma e di Francesco Totti, suo avversario in quella partita. "È come se ci fosse un'aurea speciale intorno a lui". Il centrocampista ha poi parlato anche del fatto che non sia ancora riuscito a esordire con la maglia granata. “Contro la Roma il mister mi ha fatto scaldare ma poi non sono entrato. Se presto potrò giocare? È difficile da dire, non so quale sia l’idea di Mihajlovic, ma lo spero vivamente”.
