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  • Torino, Mihajlovic tuona: 'Chi molla sarà messo fuori! Baselli? E' peggiorato in costruzione'

    Torino, Mihajlovic tuona: 'Chi molla sarà messo fuori! Baselli? E' peggiorato in costruzione'

    • Andrea Piva

    Alla vigilia di Torino-Pescara, il tecnico granata Sinisa Mihajlovic ha presentato la partita di domani che si giocherà al Grande Torino. E non si poteva non partire dallo striscione esposto da una delegazione di tifosi fuori dallo stadio: "Nessuno molla e nessuno mollerà. Questo è sicuro: se mi accorgo che qualcuno molla verrà messo da parte”, è la risposta del tecnico serbo. Poi sulla partita col Pescara: "Sottovalutarla sarebbe il modo migliore per perdere la partita. Partite facili non ce ne sono: il Pescara ha fatto vedere in campionato buone partite di calcio, contro la Lazio ha giocato un primo tempo equilibrato, noi dovremo essere bravi nell'atteggiamento e nella convinzione: c’è solo una squadra che vince e dovremo essere noi. Dipende solo da noi".


    Sul periodo di difficoltà: Durante l’arco di un campionato possono capitare periodi di difficoltà, è normale ma bisogna però uscirne. Un campionato è molto faticoso: è un lungo percorso, con curve, stop, tunnel più lunghi del previsto. Magari vediamo la luce, ma non riusciamo a uscirne: nessuno di noi è contento per quanto fatto in questo periodo, ma stiamo lavorando bene come sempre. Il gruppo è compatto, anche se ho letto sui giornali che si parla di disunione: non è vero, è tutto sotto controllo. I ragazzi sono i primi a essere dispiaciuti e arrabbiati per quel che sta succedendo, sono convinto che domani faremo una grande partita e vinceremo". 

    Sulle condizioni degli infortunati: “A parte Rossettini e Carlao, che sono fuori, ieri hanno fatto l’allenamento con la squadra Zappacosta e Castan. Non ci dovrebbero però essere problemi per terzino e centrale“.

    Sull'unione di intenti con la società: Se sento la società distante? No, io sono concentrato sul mio lavoro: la società si è sempre comportata alla stessa maniera, io sento piena fiducia da parte della società. Non siamo abbandonati a noi stessi: il direttore sportivo Petrachi è con noi a ogni allenamento e sento costantemente anche il presidente Cairo. Non sento nessuna differenza rispetto all’inizio della stagione“.

    Sul nervosismo dei giocatori: "Le sostituzioni? Falque era arrabbiato per errori suoi, Baselli per la sua prestazione. Ho parlato a Daniele: è migliorato in fase di non possesso, e peggiorato in fase di possesso. È giusto che uno si arrabbi quando esce, ai giornalisti fa piacere scrivere polemiche, sennò i giornali non si vendono. Non sto scaricando colpe, sto dicendo la verità“.

    Poi su Ljajic: "Ho detto che Ljajic andrà in doppia cifra, come assist e gol. È il nostro, il mio e il suo obiettivo. Se andrà in doppia cifra, allora avrà fatto un ottimo campionato".

    Sulle eventuali cessioni, compresa quella di Belotti: “Io faccio l’allenatore, il mio compito è tirare fuori il meglio dai miei giocatori. Se questi restano o non restano, dipende da molte cose: può succedere che non sia contento dell’allenatore, o di altro. Ma io come ho sempre fatto nella mia vita cerco di dare il massimo, e di dare una cultura del lavoro e impostare una giusta mentalità, e cerco di sentirli tutti, quando le cose vanno bene o male. Io poi mi arrabbio qualche volta, ma penso che sia normale: quello che posso dare, lo do tutti i giorni. Io penso di avere la coscienza pulita sotto questo aspetto, poi ce ne sono altri nei quali io non posso entrare: i giocatori sono sempre stati trattati con rispetto. E questo è fondamentale".


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