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  • Torino su Cerci:|La chiave è Bianchi

    Torino su Cerci:|La chiave è Bianchi

     

    Alessio Cerci resta un obiettivo sensibile per il Torino e la suggestione del ricongiungimento col «vecchio» maestro Ventura è ancora molto viva. Decisiva sarà la disponibilità ad attendere ancora un po’ di tempo e la prontezza a intavolare la trattativa al momento giusto. L’arrivo di Montella sulla panchina della Fiorentina ha congelato il mercato in uscita del club viola: la rivoluzione tecnico-societaria impone una valutazione globale del parco giocatori a disposizione, prima di programmare tagli e cessioni. Nel limbo così rimane sospeso anche Cerci, che il nuovo allenatore viola intende valutare nelle prime due settimane di ritiro: sotto osservazione le motivazioni del calciatore, spesso beccato dal pubblico fiorentino, e la compatibilità tattica con lo schema che intenderà adottare Montella.
     
    Al momento le possibilità che Cerci riesca a meritarsi la conferma restano molto basse: l’aspetto comportamentale, dopo la sciagurata ultima stagione, avrà preminenza nella valutazione. Sotto questo profilo, il talentuoso esterno di Velletri non è stato irreprensibile.
     
    In ogni caso il diesse viola Pradè, che ha disposizione un budget risicato e vuole massimizzare le cessioni, non farà sconti sul prezzo di partenza, 4 milioni. Ecco perché Petrachi si tiene pronto un jolly da giocare al momento giusto: Rolando Bianchi. Il capitano granata è l’unica pedina di scambio che fa realmente gola alla Fiorentina, attanagliata dalla necessità di ricostruire il reparto offensivo. In un colpo solo il problema-Bianchi, che sta creando imbarazzo e rischia di trascinarsi a lungo, si tramuterebbe in soluzione. Lo scambio Bianchi-Cerci si può fare anche senza conguaglio: la società dei Della Valle ha la forza per offrire un prolungamento almeno fino al 2015 del contratto di Bianchi (in scadenza giugno 2013), desideroso di strappare l’ultima firma importante della sua carriera; inoltre il capitano granata rappresenta il prototipo di attaccante in grado di soddisfare le esigenze tattiche di Montella.
     
    Tra il Torino e Bianchi nessuno vuole fare la prima mossa: dalle vacanze negli States il fratello-procuratore, Riccardo, fa sapere che Rolando in ogni caso, prima di prendere in considerazione l’ipotesi di un addio alla maglia granata, attende che Cairo gli comunichi le intenzioni della società.

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