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  • Torino, Ventura:|Un assist a Rolando Bianchi

    Torino, Ventura:|Un assist a Rolando Bianchi

     

    Undici rigori a favore fischiati alla Nocerina, la squadra leader dei tiri dal dischetto, contro l'unico del Toro quasi sei mesi fa - record negativo che i granata condividono con il Verona -, è il dato meno prevedibile di un'inedita (per i due club) sfida testa-coda. Per la banda di Ventura potrebbe rivelarsi l'antibiotico giusto per uscire dal mal di gol di cui soffre da quando Bianchi si è bloccato, e che nell'anno nuovo ha avuto una recrudescenza: appena 4 gol in 5 partite, 3 di Antenucci più l'autogol castiga-Vicenza. Solo Empoli, Grosseto e AlbinoLeffe hanno segnato di meno.
     
    Proprio dal capitano, che mai aveva vissuto in carriera un digiuno così lungo né tre panchine consecutive in granata per scelta tecnica, oggi può ripartire la nuova scalata alla vetta. Che in caso di vittoria sarebbe automatica, visto che la neve ha di nuovo stoppato il Pescara. «Bianchi sta bene e giocherà, se nel frattempo non sopraggiungeranno altre cose, visto che è scivolato e si è sbucciato il ginocchio - rivela Ventura -. Il problema non è lui ma la prestazione del Toro: è vero che dobbiamo crescere ancora, ma per farlo occorre serenità. In questo periodo ci sono state troppe polemiche inutili: Bianchi è andato in panchina perché aveva bisogno di rifiatare. Stop. è capitato anche a Stevanovic, ma in quel caso non c'è stata nessuna critica. Riflettiamo tutti: all'inizio si chiedeva che la squadre giocasse da Toro e infilasse tre passaggi di fila. è successo, ma non basta: dobbiamo ancora centrare l'obiettivo più grosso. In sei mesi siamo cresciuti e non è certo la Nocerina il problema: restiamo noi e quello che produciamo in campo. Metterei la firma per costruire sempre otto occasioni gol a partita perché alla lunga vinci. Ma solo se sei tranquillo».
     
    è anche vero che la Nocerina può essere la squadra giusta per sbloccare il Toro, non solo perché «probabilmente verrà a giocarsi la partita a viso aperto e quindi aumenteranno gli spazi: ha bisogno di punti e un pareggio cambierebbe poco», le parole dell'allenatore granata. Se fa un certo effetto vedere la squadra di Auteri davanti a quella di Ventura per reti realizzate (33 contro 29), l'altra faccia della classifica dice che i rossoneri sono di gran lunga i più battuti della serie B con ben 47 reti alle spalle e hanno altri primati negativi che potrebbero aiutare l'artiglieria granata a sbloccarsi, come quello dei gol subiti di piede, con tiri in area e dalla distanza, su palla inattiva e su punizione.
     
    Insomma, Ventura prepara l'assalto, ma a parte la certezza Bianchi ha ancora alcuni nodi da sciogliere. A cominciare dal modulo: all'andata schierò il 4-3-3 che diede il là a cinque vittorie consecutive. Anche oggi la possibilità esiste. «Non fossilizziamoci, Conte è arrivato alla Juve con il 4-2-4 ma non l'ha mai fatto: eppure nessuno gli chiede niente», alza il muro il granata. Incertezze anche per quanto riguarda gli interpreti. Solo la difesa è già scritta. La tentazione è confermare Meggiorini in attacco: a inizio settimana è stato provato con Bianchi. In questo caso Antenucci sarebbe di nuovo dirottato a sinistra: a destra Surraco o Stevanovic. Altrimenti sull'out mancino giocherebbe Vives in un ruolo mascherato: l'ex del Lecce è anche in ballottaggio in mediana con Basha. Ventura: «I miei dubbi sono legati alla gestione del gruppo, deciderò all'ultimo». Nessuna indecisione sullo scandalo scommesse: «Provo profonda tristezza» il commento stringato del tecnico, che giusto un anno fa si dimise da allenatore del Bari.

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