Toro:| Che peso l'eredità di Sereni
Prima vittoria in campionato per il Torino, che riparte da dove si era fermato: l’ultimo successo, infatti, risale allo scorso torneo, proprio in casa del Sassuolo (semifinale di ritorno dei Play Off), dove già i granata avevano trionfato nella regular season, grazie ad un super Sereni.
Il portiere ex granata, infatti, fu autore di una, l’ennesima, super prestazione, aiutando la squadra a trovare un successo quantomeno fondamentale per la scalata (poi fallita) verso la A. Non altrettanto, purtroppo, si può dire di questa partita, dove l’errore di Rubinho (che ha fatto però molto bene all’esordio contro il Crotone) stava costando, e avrebbe potuto costare molto caro alla squadra di Lerda, non solo e non tanto per la classifica, quanto per il morale, data l’importanza di questi tre punti.
Che i tre nuovi difensori dei pali granata (Morello, ora addirittura retrocesso a terzo portiere, Bassi e appunto l’ex Palermo) dovessero raccogliere un’eredità pesantissima, è pacifico e va dato loro atto. Tuttavia, il problema portieri resta vivo per il nuovo Torino, e andrà presto risolto. Nessuno vuole mettere in croce i giocatori granata, anche perché solo lavorando con tranquillità si potrà volta per volta crescere (così come sta facendo tutto il collettivo agli ordini dell’allenatore cuneese). Resta però evidente come alcune pecche del nuovo portiere titolare brasiliano (le uscite spesso avventate, come era anche quella al 2’ contro il Crotone, dove fortunatamente, anche proprio per la bravura di Rubinho, l’esito fu differente) vadano corrette subito, onde evitare pericolosi svarioni nel corso del campionato.
Sicuramente il Toro può contare su portieri di livello, per la B. Vero è che un outsider (forse proprio Rubinho?) potrebbe fare molto comodo, visto che, si sa, la spina dorsale di una squadra parte proprio dal portiere. Ora bisogna soltanto non demoralizzarsi per un errore compiuto, il campionato è lungo e ci si potrà riscattare alla grande. Lo spera Lerda, lo sperano i tifosi.
