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  • Toro, cuore Coppola:| Il ritorno è un miraggio

    Toro, cuore Coppola:| Il ritorno è un miraggio

    • A.S.

    Ha un nuovo obiettivo Coppola. Un obiettivo riveduto e corretto. Guarire in anticipo, venir convocato per la trasferta di Bergamo contro l'AlbinoLeffe del 26 maggio, giocare gli ultimi minuti (foss'anche uno solo), festeggiare sul campo la promozione. Non è solo un sogno: è anche un volano di ulteriori motivazioni, se mai il portiere non ne avesse abbastanza. Porsi un obiettivo preciso nel tempo aiuta a sopportare la fatica e la sofferenza della dura fisioterapia, allevia lo spirito, dà un senso ai sacrifici. Coppola si spaccò il ginocchio il 21 gennaio a Cittadella, un grave infortunio che lo obbligò a subire un delicato intervento chirurgico, perfettamente riuscito. La grande forza di volontà del portiere sta facendo miracoli. 'Vorrei forzare un po' la natura pur di tornare prima possibile', diceva nei giorni successivi al trauma. A supportare le nuove speranze di Coppola, oltre alla buona riuscita dell'operazione, l'aiuto fondamentale del medico granata Misischi, le cure appropriate fin qui svolte, l'ottimo lavoro che il portiere sta svolgendo nel centro fisioterapico Fisio&Lab di Torino: attorniato da professionisti di grande capacità che hanno già compiuto miracoli anche con Guberti. Non passa giorno senza che Coppola non dedichi lunghe ore per recuperare il movimento completo del ginocchio, per evitare infiammazioni e passi indietro, per aumentare il tono muscolare, rafforzare l'articolazione ricostruita. Fosse per lui, darebbe persino un'ulteriore accelerata al lavoro: ma per sua fortuna i medici e i fisioterapisti hanno la testa sul collo e non vogliono rischiare alcunché.

    OBIETTIVO CONDIVISO - L'obiettivo condiviso è sì recuperare prima possibile, ma senza mettere a repentaglio la guarigione forzando in modo esagerato e pericoloso i tempi di recupero. Mediamente, un giocatore professionista dopo un infortunio grave come quello capitato a Coppola torna a disputare una partita ufficiale non prima di cinque mesi. Per il portiere, dotato anche di un fisico particolarmente forte e non solo di una notevole volontà, non è però un'assurdità immaginarsi in campo per pochi minuti, a mo' di meritata passerella, già a fine maggio: cioè con grande anticipo. Se la posta in palio tra Torino e AlbinoLeffe sabato 26 maggio non avesse più valore per via di promozioni e retrocessioni già ampiamente stabilite (e i bergamaschi già ora hanno entrambi i piedi in Lega Pro), se tutto insomma filerà liscio per i granata, se effettivamente le prossime settimane di lavoro consegneranno un Coppola arruolabile almeno per una breve passerella, se Ventura sarà d'accordo, ecco che avrà più di un senso premiare il portiere con una simbolica comparsata finale. Perché Coppola non ha solo ben difeso la porta del Torino per metà campionato, ma anche da infortunato ha continuato a stare vicino ai compagni. Aiutandoli a fare squadra, condividendo le problematiche interne a uno spogliatoio, continuando a dare saggi consigli per proteggere l'equilibrio e l'unità dello gruppo. Per questo, medici permettendo, si può facilmente comprendere la speranza di Coppola di tornare in campo in questo campionato, anche se solo per pochi secondi. Una buona guarigione, tanto più se anticipata, lo rilancerebbe anche sul mercato: ha ancora un anno di contratto col Milan, a Torino è in prestito, ma già si augura di festeggiare la A e di essere confermato in granata. Anche da viceportiere, nel caso. La sua esperienza, il suo carisma e la sua intelligenza hanno un valore, come le qualità tra i pali.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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