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  • Toro, l'atipico bomber Bovo in odore di rinnovo

    Toro, l'atipico bomber Bovo in odore di rinnovo

    Anche quest’anno, Cesare Bovo era pronto per un ruolo da comprimario, pronto a sostituire il titolarissimo, Nikola Maksimovic, quando quest’ultimo sarebbe stato indisponibile per infortunio o per squalifica. Invece, complice il lunghissimo stop del serbo, fermo ai box da metà settembre per la frattura del quinto metatarso, il centrale difensivo è diventato un protagonista assoluto. E pensare che, almeno all’inizio, i tifosi erano piuttosto scettici: sia dal punto di vista tecnico, perché oggettivamente è davvero complicato prendere il posto di uno come Maksimovic, sia dal punto di vista fisico, dal momento che Bovo, storicamente, ha sempre avuto un brutto rapporto con gli infortuni, soprattutto muscolari.

    Invece, da quell’Hellas Verona-Torino del 13 settembre, il difensore ha dimostrato grandissima affidabilità, pur con qualche amnesia difensiva comprensibile. Un rendimento sempre oltre la sufficienza, più le due ciliegine delle ultime due partite. La rete al derby, purtroppo inutile ai fini del risultato, ha rappresentato probabilmente il punto più in alto, fino a questo momento, della sua carriera in granata: un missile terra aria, di sinistro (non il suo piede preferito), che ha fatto godere e non poco i tifosi del Toro presenti allo Juventus Stadium. Poi, dopo la squalifica contro l’Inter, il rientro, con gol, a Bergamo. Questa volta dal sapore completamente diverso, visto che la sua rete è valsa tre punti, importantissimi. Se prima del derby erano quattro anni che non segnava in serie A, oggi è andato in gol per due partite consecutive: in zona offensiva, quindi, sta raccogliendo l’eredità di Glik, difensore goleador nella passata stagione che ancora non ha trovato la gioia.

    La società e l’agente del giocatore stanno già parlando di rinnovo, che se non era in discussione prima, figuriamoci ora. Cesare Bovo si sta confermando un difensore affidabile, e soprattutto è un uomo spogliatoio: uno della vecchia guardia, capace di farsi trovare pronto quando chiamato in causa e utile anche per la crescita degli altri difensori più giovani. I discorsi sono ben avviati, il centrale andrà in scadenza a fine stagione ma è già pronto un nuovo biennale. In attesa del rientro di Maksimovic, la difesa del Toro continua ad essere in buone mani.

    Emanuele Pastorella
     

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