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  • Torino, saldo positivo sulla passata stagione. E possibilità di sognare

    Torino, saldo positivo sulla passata stagione. E possibilità di sognare

    Che questo Toro stia facendo meglio di quello dell’anno scorso è sotto gli occhi di tutti. Ha avuto una partenza sprint, quasi da record, riuscendo fino ad ottobre a rimanere attaccato al gruppone di testa. Poi, un calo vertiginoso, un mese e mezzo senza successi che ha invischiato i ragazzi di Ventura nella metà di destra della classifica. E ora, finalmente, la ripresa, con sette punti in tre partite, che hanno rilanciato i granata nelle zone alte della graduatoria. Vive sulle montagne russe, questo Toro, ma sempre con una certezza: il saldo, più che positivo, rispetto alla passata stagione. Alla quindicesima giornata del campionato 2014/2015, infatti, i granata erano reduci dallo scialbo 0-0 di Empoli, un punticino che servì davvero a poco, se non a salire a quota 14 punti e al quindicesimo posto.
     
    Oggi, invece, la squadra di Ventura ha ben otto punti in più e soprattutto si trova al nono posto in classifica. E pensare che, all’appello, mancherebbero quei due, tre punti gettati via nei finali delle sfide contro Genoa e Juventus. Quel che è certo è che il Toro chiuderà in attivo questo 2015. E, anzi, potrebbe ancora incrementare il vantaggio sulla passata stagione. Avrà due impegni complicati, ma alla portata: Sassuolo in trasferta questo sabato, Udinese in casa domenica prossima, prima della pausa di Natale. In mezzo il derby contro la Juventus di coppa Italia che potrebbe valere una stagione. I granata carichi e galvanizzati a questi appuntamenti, avendo ritrovato punti e prestazioni che tra ottobre e novembre erano clamorosamente mancati. E, soprattutto, hanno il sogno, più che realizzabile, di chiudere il girone di andata a quota 30 punti: ne mancano otto, da conquistare tra le due partite di campionato già citate e nelle due sfide di inizio 2016, con la trasferta al San Paolo di Napoli e l’impegno casalingo contro l’Empoli. A quel punto, sì che si potrebbe sognare per davvero. 

    Emanuele Pastorella

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