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  • Toromania: come perdere partite già vinte

    Toromania: come perdere partite già vinte

    E’ successo di nuovo, ad appena una settimana di distanza. Il Toro butta via un’altra partita che aveva fatto sua, i granata perdono un’altra partita che avevano praticamente già vinto: così come contro la Lazio, anche contro il Genoa la squadra di Ventura si sgretola dopo un ottimo avvio di gara. Con i biancocelesti, il calo evidente dal punto di vista fisico della ripresa permise alla formazione di Pioli di recuperare; contro i rossoblù, le ingenuità dei singoli condannano i granata alla dodicesima sconfitta stagionale. I due penalty concessi dall’arbitro Doveri per i falli di Molinaro e Acquah sono solari: ma a cosa servivano due interventi del genere? Il terzino ha steso in scivolata Ansaldi che stava uscendo dall’area di rigore, il centrocampista ha cinturato Izzo quando Padelli aveva fatto sua la sfera. Senza contare un terzo intervento di Bruno Peres su Pandev, che sarebbe stato rigore ed espulsione del brasiliano.
     
    Che la squadra soffra di problemi di testa è ormai risaputo, visto che lo stesso Ventura e gli stessi giocatori hanno più volte ammesso che manca serenità e tranquillità. Ma che questi problemi fossero così gravi, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. E’ una squadra, il Toro, che quando va sotto non ha più le forze recuperare, e quando ha ormai in mano i tre punti li getta via per paura di vincere: contro la Lazio e contro il Genoa, in appena sette giorni, è capitato due volte. E non può essere una casualità. I granata giocano anche bene, poi alla prima difficoltà crollano e non reagiscono più. E pensare che il Genoa non è che abbia offerto questa prestazione così brillante: i ragazzi di Gasperini hanno avuto il merito di non mollare, ma chissà come sarebbe andata a finire senza due ingenuità colossali.
     
    Adesso c’è il derby contro la Juventus, poi, dopo la pausa, la trasferta di San Siro contro l’Inter. Due sfide proibitive, che arrivano nel momento più delicato della stagione dei granata. La classifica comincia a far paura, perché se è vero che sette punti di vantaggio sulla terzultima non sono pochi, bisogna dire che mancano ancora nove partite. Un’eternità, e le cose, per il Toro, non si stanno mettendo per nulla bene. Anche se dietro, tra Bergamo, Udine e Palermo, non è che si stia tanto meglio che a Torino, anzi…
     
    Emanuele Pastorella
     

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