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  • Toromania: cuore, testa e un Belotti migliore di Higuain. Così si batte la Juve

    Toromania: cuore, testa e un Belotti migliore di Higuain. Così si batte la Juve

    • Andrea Piva
    Peggio della partita d'andata questo derby non può andare. No, non è pessimismo, semmai è un tentativo di nascondere quel senso di ottimismo che pervade l'ambiente granata prima di ogni Partita. Torino-Juventus infatti è la Partita, non una semplice partita: anche per questo non c'è tifoso che in questi giorni non abbia per una volta immaginato Belotti o Falque o Niang segnare la rete decisiva, salvo poi spostare l'attenzione su altri pensieri per evitare una delusione troppo forte nel caso in campo le cose dovessero andare diversamente rispetto a quanto desiderato. Senza fare con l'immaginazione voli pindarici, o illudersi che la Juventus arrivi scarica o sconcentrata al derby dopo il 2-2 con il Tottenham, è lecito però pensare che difficilmente domenica si vedrà una partita totalmente a senso unico come all'andata, con il Torino in dieci per oltre un'ora a causa dell'ingenua espulsione di Baselli, con la Juventus padrona del campo in grado di fare quattro e sfiorarne almeno altri quattro.

    Il Torino di Sinisa Mihajlovic aveva tanto cuore ma poca testa, quello di Walter Mazzarri, al contrario, la testa sembra averla ben attaccata sulle spalle: è una squadra più attenta e meglio messo in campo, il derby servirà a capire anche quanto cuore ha. Per vincere contro la Juventus infatti servono entrambi questi elementi, non si può sperare di avere la meglio su una squadra con campioni come Higuain, Pjanic o Douglas Costa (giusto per citarne alcuni) facendo “solo” una partita tatticamente perfetta, Bernardechi pochi giorni fa a Firenze ha dimostrato che basta una semplice punizione alla Juve per segnare. Servirà quindi anche quel cuore messo in campo lo scorso anno allo Stadium quando, pur essendo in inferiorità numerica il Torino ha sfiorato il colpo da tre punti.

    Poi servirà anche il miglior Belotti. In tanti in questi giorni lo hanno paragonato a Higuain, sia i suoi compagni di squadra che gli avversari, il Gallo dovrà far vedere in campo di essere all'altezza del centravanti argentino. Domenica scorsa contro l'Udinese è tornato a segnare un gol dei suoi, ora dovrà ripetersi. 

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