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  • Toromania: da Carpi al Carpi, è cambiato tutto

    Toromania: da Carpi al Carpi, è cambiato tutto

    Poco più di quattro mesi fa, la sera del 3 ottobre, il Toro si presentava al “Braglia” di Modena con un sogno: vivere una notte da capolista solitaria a distanza di quarant’anni dall’ultima volta. Oltre tremila tifosi granata si presentarono in Emilia per sostenere Ventura e i suoi nella gara contro il Carpi, all’epoca penultimo con appena due punti. La partita, però, non andò secondo le previsioni: vinsero i biancorossi, al primo, storico successo in serie A. Da quella sfida, il Toro ne uscì con le ossa rotte, e ancora oggi, a distanza di quattro mesi, non è ancora riuscito a ritrovare continuità di risultati.
     
    Dal possibile primo posto, i granata cominciarono a sprofondare in classifica, e ora si ritrovano dodicesimi in graduatoria. Tre sole vittorie da quel giorno (Bologna, Frosinone e Palermo), un ritmo da retrocessione e una piazza che, a causa dei risultati deludenti e, soprattutto, dell’umiliazione subita nel derby di coppa Italia, non è più unita come quel giorno. La società ha abbassato i prezzi dei biglietti per la gara di domenica: si vuole tornare ad essere una cosa sola con la tifoseria, e la gente granata sta rispondendo alla grande all’appello del presidente Urbano Cairo e del tecnico Giampiero Ventura. Si va verso le ventimila presenze, un ottimo risultato visto la media spettatori all’Olimpico. La squadra, però, deve meritarsi l’appoggio dei tifosi, e dar seguito al bel successo di Palermo. Non sarà comunque facile, perché il Carpi è squadra ben organizzata (chiedere all’Inter per informazioni, visto che poche settimane fa la formazione di Castori è uscita indenne da San Siro) e i granata dovranno mantenere calma e sangue freddo per aggirare la retroguardia emiliana. Ma domenica, conta soltanto una cosa: vincere. Per ridare un po’ di entusiasmo, e anche un po’ di fiducia, ad una piazza che appena quattro mesi fa sognava di balzare in vetta alla classifica e ora si ritrova nell’anonimato di un dodicesimo posto.
     
    Emanuele Pastorella
     

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