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  • Toromania: il 4 maggio e l'ottusa insensibilità della Lega

    Toromania: il 4 maggio e l'ottusa insensibilità della Lega

    Un anno fa scesero metaforicamente in campo il mondo del calcio con quello della cultura, della politica, le istituzioni con in testa Piero Fassino, sindaco di Torino, a scrivere lettere aperte alla Lega Serie A perchè posticipasse il match di campionato fra il Chievo e il Torino fissato per il 4 maggio. La data sacra per il popolo granata va infatti dedicata alle celebrazioni dei propri eroi immortali, con una serie di tappe e di riti, conclusi con la Messa solenne e la commemorazione sul punto dello schianto, ben più pesanti di qualsivoglia partita di calcio. Allora, l'ottusità dei vertici calcistici non venne scalfita; nessuno spostamento, e Urbano Cairo organizzò un charter per portare la squadra in fretta e furia da Verona dando modo a capitan Glik di declamare l'elenco dei caduti con poche ore di ritardo rispetto al consueto orario delle 17:03.

    Quest'anno non sembravano esserci problemi: ovviamente, 365 giorni dopo, la data della sciagura sarebbe occorsa non più di domenica, bensì di lunedì. E invece, un colpo di genio da parte dei vertici della federazione ha creato, semplicemente, un altro incidente, ma stavolta dal nulla, gratuitamente. Poco fa è stato infatti divulgato il calendario dei prossimi anticipi e posticipi di Serie A; ebbene, lunedì 4 maggio alle 20:45 spicca nel programma l'incontro Torino-Empoli. La domanda è semplice e ineluttabile: perchè? Perchè andare, ancora una volta e senza ragione, a sporcare la ricorrenza di un'intera città senza - ripetiamo - motivazione plausibile? Quali possono essere questi eventuali motivi, non essendo le due contendenti impegnate in nessun tipo di competizione infrasettimanale? (L'Empoli giocherà giovedì contro il Napoli, ma spesso alle squadre impegnate in Europa League non è stato concesso alcun posticipo). Quali, se non è vero – come è vero – che non si tratta neppure di un match di cartello?

    Il Torino Fc chiederà verosimilmente uno slittamento (o meglio, probabilmente un anticipo alla “normale” - un tempo - domenica), ma visti i recenti precedenti è tutto fuorchè sicuro che la Lega lo conceda, anche se apparentemente nulla osta. Quand'anche però per una volta chi di dovere piegasse i propri capricci alla razionalità, resterà però comunque a echeggiare l'interrogativo sul “perchè?” si sia dovuti arrivare a un altro ricorso, perchè si sia voluto far nascere un nuovo equivoco, perchè chi decide non sappia nulla delle date più importanti dello sport, ossia di ciò di cui si occupa (oppure lo sa, e allora la faccenda assumerebbe contorni ancora più gravi). Non siamo nuovi ad accogliere con sconcerto il modo di muoversi di questa federazione, come un elefante sordo e insensibile, ma non cessiamo di restarne amareggiati e basiti.

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