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  • Toromania: il mercato e la delusione di un finale inspiegabile
Toromania: il mercato e la delusione di un finale inspiegabile

Toromania: il mercato e la delusione di un finale inspiegabile

Non ci si aspettava alcun colpo ad effetto in casa Toro. I tifosi non si erano illusi, ma speravano almeno in un mercato che, iniziato bene, si potesse concludere altrettanto positivamente, arrivando a quegli obiettivi necessari – agli occhi di tutti – per completare una rosa che oggi presenta delle lacune evidenti. Se i risultati arriveranno, ci sarà da stupirsi: Ventura ha un bel da fare da oggi. Alla squadra manca un portiere affidabile, soprattutto coi piedi: Padelli potrà anche parare, ma non avrà mai i piedi e la gestione del pallone di Gillet. E in queste due giornate di campionato si è visto. Nell Torino - che vuole arrivare nella parte sinistra della classificia - si sentirà la mancanza di un centrocampista di qualità: poteva essere Maresca (rifiutato per motivi ‘ambientali’) o Valdes (ma bisognava accontentare il Parma). Rinforzi in questo reparto non ne sono più arrivati: si giocherà un campionato con tre scommesse (affascinanti, ma pur sempre scommesse) come Farnerud, El Kaddouri e Bellomo, un giocatore di esperienze, ma fragile, come Brighi, e due mastini come Basha e Gazzi (quest’ultimo da metà ottobre), senza dimenticare Vives, che da potenziale partente è diventato in queste prime due giornate di campionato un titolare inamovibile. E in attacco? Anche il reparto offensivo è composto in prevalenza da scommesse: Immobile promette bene, ma non è certo una garanzia, mentre Larrondo deve riscattare le sue prime stagioni italiane non esaltanti. E per quel poco che abbiamo visto fino ad ora, l’ex Siena e Fiorentina non sembra smentire il suo rendimento passato. Meggiorini è affidabile per quantità, ma non certo per qualità, mentre Barreto sa bene cosa vuole Ventura, ma potrà scendere in campo solo dopo metà ottobre. L’unica speranza per l’attacco del Torino, se tutte queste scommesse ed incertezze non dovesse trovare un riscontro di positività, sarà ancora una volta Alessio Cerci. L’ex viola deve prendere in mano la squadra granata e trascinarla, altrimenti questo Torino – così come è stato costruito – rischierà di affondare.

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