Udine è un campo tabù per il Toro, ma è anche una sfida difficile per tutte le squadre che in Serie A affrontano i bianconeri. Giocare al ‘Friuli’ è sempre complicato, non tanto per questioni ambientali, ma perché la formazione di Guidolin ogni anno riesce a riservare grandi sorprese. Ogni estate che passa, la rosa a disposizione del tecnico viene fortemente modificata e così tutte le volte sembra che l’Udinese sia destinata a fallire: e invece dopo un avvio lento, la squadra bianconera si riprende e comincia a macinare gioco e collezionare risultati. E così diventa dura per tutti. E sarà dura anche per il Toro, che arriva però da un buon momento: una vittoria sul Catania, un pari col Genoa e un altro successo contro la Lazio. Contro i biancocelesti è arrivata anche un’altra buona notizia: il Toro non ha preso gol. Era successo solo contro il Sassuolo all’esordio in campionato. Da qui i granata devono ripartire, ovvero dalla sensazione di aver rimesso le cose a posto anche in difesa, laddove la formazione di Ventura aveva messo in mostra qualche lacuna di troppo, prendendo 23 gol in 15 partite. Col ritorno di alcuni giocatori e col passare delle settimane, Ventura sembra aver ritrovato la solidità difensiva che l’anno scorso era stata un punto di forza del Toro. C’è da dire però che i granata segnano anche di più e la ‘coperta tattica’ resta sempre abbastanza corta. Ecco allora che con l’Udinese si può vincere, pareggiare o perdere: ovvero, basta una distrazione per uscire sconfitti dal ‘Friuli’, ma da lì non è impossibile tornare vincitori. Basta crederci e provarci, senza accontentarsi di aver vinto contro la Lazio perché, spesso e volentieri, il peggior nemico del Toro è solo… se stesso.