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  • Toromania: né fessi né 'ladri'

    Toromania: né fessi né 'ladri'

    E’ passato ormai qualche giorno dalla serata che ha visto la Roma fermarsi con un pareggio dopo dieci turni vincenti. Il merito è stato del Torino, anche se dalla Capitale stanno provando a far passare un messaggio diverso. La squadra di Ventura, pur senza riuscire a vincere, in piena emergenza ha espresso un buon calcio al cospetto di una formazione che, se continuerà così, non potrà far altro che lottare per lo scudetto, se non vincerlo senza discussioni.

    L’abitudine (recente) a vincere le partite però ha forse generato nell’ambiente romanista un sentimento non del tutto positivo: anziché guardare in casa propria e ai propri errori, i giallorossi hanno subito buttato la croce addosso all’arbitro. Proprio col Toro di mezzo: ai granata quest’anno, nelle dieci gare precedenti alla Roma, gli episodi arbitrali ‘avversi’ sono costati dai 5 ai 7 punti. E non si tratta di un parere, ma di un fatto: basta guardare le partite.

    Così come basta guardare le immagini di Torino-Roma per capire come ci fosse probabilmente un rigore anche per i granata, senza dimenticare che il primo episodio contestato dai giallorossi è un presunto fallo su Maicon che peraltro - ammesso che fosse fallo - si concretizza fuori dall’area di rigore. Per il rigore su Pjanic si può essere d’accordo, ma guardate il replay e notate come il tutto avvenga in modo molto confuso, sul lato opposto rispetto all’arbitro addizionale e di sicuro con il primo arbitro coperto nella visuale da una selva di gambe.

    Con la moviola siamo tutti scienziati, ma in diretta le cose cambiano. Ventura nei giorni scorsi, ricordando alcuni episodi a sfavore, parlava anche del gol in fuorigioco segnato dalla Juve nel derby: quell’errore è evidente, ma è difficile cogliere quel fuorigioco a velocità normale, spiegava in sintesi il tecnico granata. Insomma, ci si può anche lamentare, ma bisogna anche saper ammettere quando un arbitro si ritrova a prendere una decisione comunque importante in pochissimi istanti e con poche informazioni visive a propria disposizione.

    Nessuno vuole dare lezioni alla Roma (che peraltro con dirigenti, tecnico e giocatori ha tenuto toni sostanzialmente bassi) o ai romanisti, ma in certe situazioni occorrerebbe un po’ di buonsenso in più. Anche perché il Torino è stato bravo, ma alla fine non ha vinto: da Roma si è fatto tanto rumore per un pareggio. Che accadrà quando perderanno una partita?

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