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  • Toromania: senza stimoli, senza obiettivi

    Toromania: senza stimoli, senza obiettivi

    Nemmeno contro l’Hellas Verona, ultimo in classifica, il Toro riesce a conquistare i tre punti. Nemmeno in casa, con la spinta incessante della Maratona e dell’Olimpico intero, i granata si tolgono di dosso le paure e provano ad aggredire l’avversario. Inevitabilmente, alla fine sono fischi: lo spettacolo, giustamente, non è piaciuto ai tifosi, cui “si deve soltanto dire grazie e scusa”, ammette il tecnico Ventura in conferenza stampa post-partita. La stagione, però, sta prendendo una piega ben precisa, e il campionato del Toro è già, praticamente, finito al 31 di gennaio, quando ancora mancano sedici partite. Non ha stimoli e obiettivi, questa squadra, e qui si rischia davvero di buttare via un anno intero. La salvezza, a meno di miracoli sportivi di Carpi e Frosinone e di crolli clamorosi dei granata, non è in discussione; l’Europa, dopo quest’ennesimo passo falso, è inevitabilmente da archiviare, più per demeriti propri che per meriti altrui. Ma quindi, adesso, qual è l’obiettivo di questa squadra? E la risposta di Gazzi, data ai giornalisti in mixed-zone al termine della sfida contro l’Hellas Verona, ha del clamoroso.
     
    Il centrocampista, infatti, ha dichiarato: “Per la classifica che abbiamo, è meglio non porsi obiettivi”. Tralasciamo poi “il lavoro quotidiano”, “pensiamo partita dopo partita”, “cerchiamo di scendere in campo sempre concentrati”, le solite banalità insomma. Ma una squadra come il Toro, chiaramente costruita per l’Europa dopo il mercato estivo, non può non avere più obiettivi quando si è appena compiuto il giro di boa. Qualcosa non ha funzionato, qualcosa si è rotto dopo la sconfitta di Carpi, e Ventura, almeno fino ad oggi, non è riuscito a porre rimedio. C’è poi un altro passaggio dell’intervista ad Alessandro Gazzi che lascia a bocca aperta, e che va decisamente in controtendenza rispetto al percorso di crescita spesso invocato dal tecnico. “Su questa squadra si sono create delle false aspettative – prosegue il centrocampista – e l’inizio di campionato ci ha fatto uscire dalla nostra reale dimensione”. I tifosi non ci stanno, la dimensione del Toro non può essere un anonimo undicesimo posto e senza obiettivi a poco più di metà campionato. La crescita, almeno fino al primo febbraio, non si vede, e anzi, si sono fatti tanti passi indietro rispetto alle precedenti stagioni. Senza stimoli e senza obiettivi, arrivare al 15 maggio sarà un cammino lunghissimo: per squadra e tecnico, ma soprattutto per i tifosi.
     
    Emanuele Pastorella
     

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