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  • Totti minacciato: 'Me ne vado, anzi no'

    Totti minacciato: 'Me ne vado, anzi no'

    • Valerio Nasetti

    Francesco Totti si è fermato a quel rigore parato da Buffon. Tre giorni da incubo per il capitano romanista. Minacce e rodimenti interni. Il fattaccio è avvenuto dopo Roma-Juventus, quando è stato avvicinato, sotto la sua abitazione, da un paio di tifosi: 'Hai sbagliato il rigore, hai danneggiato la Roma, non sei più buono, lascia perdere, te ne devi andare', gli avrebbero urlato. E' la prima volta nella sua carriera che il capitano della Roma subisce una contestazione diretta.

    L'accaduto l'ha talmente scosso da sentir l'esigenza di renderlo pubblico: 'Ho pensato di andare via ed ultimamente lo sto pensando più spesso', ha dichiarato ieri sera. Una reazione, senza dubbio, di pancia, perchè quando si è passati a parlare di campo, è tornato immediatamente combattivo: 'Voglio tornare a segnare già contro il Napoli, ho scordato come si esulta'. Che Totti volesse semplicemente lanciare un monito a quei tifosi era di per sé evidente, ma la notizia per la quale fosse sul punto di lasciare la Roma aveva fatto già il giro del mondo.

    Bisognava correggere il tiro. 'Le mie parole sono state interpretate male, resto', ha quindi chiarito il numero 10 terminato il brindisi di Natale con il resto della squadra, staff tecnico e dirigenza. Walter Sabatini e Daniele De Rossi lo hanno coccolato tutta la serata facendogli ritrovare il sorriso. 'Totti rimane, è intramontabile come la Roma', le parole del ds. 'Io E Francesco dovremmo essere uno scalino sopra a chi ci critica - ha commentato il centrocampista di Ostia -. Totti non andrebbe criticato neanche se prendesse la palla con le mani e la buttasse dentro la propria porta'. Si ricomincia da Napoli.

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