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  • Tracollo Mancini, addio allo scudetto
Tracollo Mancini, addio allo scudetto

Tracollo Mancini, addio allo scudetto

  • Pasquale Guarro
Come neve al sole: così si scioglie l’Inter di Roberto Mancini di fronte al Milan. E non basta l’acquisto di Eder per risolvere i problemi di una squadra che ha perso tutte le proprie convinzioni. Sbandano Miranda e Murillo, in precedenza paragonati a Lucio e Samuel; sparisce Brozovic, accostato all’Arsenal per cifre record; Ljajic torna il calciatore insolente di Roma e Icardi non è più il killer infallibile, anzi, fallisce anche un rigore. Qualcosa si è rotto. 

TROPPI SINTOMI - Lazio, Sassuolo, Juventus, Atalanta, Carpi, Milan. Troppi indizi che certificano una preoccupante frattura. Nonostante Roberto Mancini - ai microfoni dei giornalisti - camuffi la realtà: “Complimenti al Milan, ma non meritavamo una sconfitta con questo passivo”, peccato che le stesse parole siano state già utilizzate al termine della gara di Coppa contro la Juventus. Rischiano di diventare un ritornello. 

LO SCUDETTO É SOLO UN SOGNO - Ormai lo scudetto è un’ipotesi irrealizzabile: ciò che fino a qualche settimana fa sembrava a portata di mano, adesso appare irraggiungibile. Scioccante che tutto ciò sia accaduto in poche settimane, un breve lasso di tempo in cui l’Inter ha bruciato tutto il fieno precedentemente accumulato in cascina. 

MANCINI SENZA SCUSANTI - Continuano a sorprendere le scelte di Roberto Mancini, che spesso scongela per l’occasione giocatori che non vedono il campo da mesi. Oggi è accaduto a Santon: cotto e mangiato. Buon appetito. Piero Ausilio continua ad intervenire sul mercato, ma il bel gioco latita. Lo sa bene anche il tecnico jesino, che a bordo campo non trattiene più il proprio nervosismo e non solo si fa espellere dall’arbitro, ma raggiungendo gli spogliatoi mostra anche il dito medio ai tifosi. L’Inter è in crisi.

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