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  • Trapattoni: 'Questa Juve come la mia Inter'

    Trapattoni: 'Questa Juve come la mia Inter'

     

    Giovanni Trapattoni parla ai microfoni di Sky di Juve, Inter e Milan. 
     
    E’ difficile che Del Piero vada in un’altra squadra italiana che non sia la Juventus?
    "Penso di sì. Non lo so, dipende da che proiezioni si sia fatto per il futuro".
     
    Esistono giocatori come Ibrahimovic?
    "No, credo che tutto il valore di Ibrahimovic sia costituito da quello che fa e dai gol che ha sempre fatto. Ci sono delle situazioni che gli vengono precluse anche nell’esprimersi perché è un giocatore con certe caratteristiche, anche più fisiche. Se negli spazi stretti non gli vengono forniti certi palloni, è difficile che possa realizzarli. In effetti lui, quando ha gli spazi, riesce anche a fare dei colpi non indifferenti. Tutto è anche in funzione di ciò che gli avversari a volte permettono e non permettono. Se gli chiudono i suggerimenti sulle fasce esterne, soffre di più".
     
    Senza il Barcellona, Guardiola non sarebbe più lui o, se andasse da un’altra parte, sarebbe lo stesso?
    "Partiamo da un presupposto: l’allenatore è bravo, lo è stato anche con dei grandi giocatori. Quindi, non a volte, il più delle volte i giocatori sono quelli che ti fanno vincere e, attraverso la loro bravura, fantasia, creatività, ottengono dei risultati. Dopo c’è anche, da parte dell’allenatore, un’analisi, un’attenzione a ciò che c’è da correggere perché deve anche portare idee, correzioni, le sue esperienze. Quindi, indubbiamente, per un allenatore che vince sempre, se va in un’altra squadra, dipende dal prodotto che ha. Se non vince, deve rimanere a un certo livello. Io, in Irlanda ho detto: - Sono Giovanni, non San Giovanni! -".      
     
    Un giudizio sull’Inter e sulla Juve.
    "L’Inter deve solo assolutamente migliorare. Può farlo se Ranieri opera non tanto per andare nell’immediatezza alla ricerca dei risultati, ma solo gradualmente, magari deludendo un po’ le aspettative immediate dei tifosi. Ma, sicuramente, è in grado di poter recuperare. La Juve è proiettata, è scattata la scintilla, ha carattere, mentalità, equilibrio. In questo momento vedo la Juve simile alla mia Inter quando, per i primi tempi, era da assestare, poi quando abbiamo preso il via ci abbiamo creduto, siamo partiti e non abbiamo più perso una partita". 

    Come arriva il Milan alla sfida con l’Arsenal?

    E’ un Milan che, sicuramente, ha le capacità e le qualità tecniche per fare il risultato. Sicuramente, contro le squadre inglesi con un buon assetto, equilibrato, anche nel passato, sono sempre riusciti a ottenere dei buonissimi risultati. Oggi credo che sia un Milan che può avere più fiducia nei propri mezzi. E’ tecnico quanto l’Arsenal sul piano delle caratteristiche dei giocatori. Credo che con la velocità, superiore al fraseggio dell’Arsenal, il Milan verticalizzi un po’ di più, abbia meno geometrie fraseggianti. Penso che sia molto più rapido nel salire, mentre l’Arsenal continua nel palleggio e nelle triangolazioni. Credo che questa possa essere la diversità e che possa esserci un margine in favore del Milan. Collettivamente, penso che siano molto equilibrati.

    Sulla Juventus.

    Lo spirito combattivo nel quale la squadra crede sono anche i risultati. Quando si capisce il perché si raggiungono certi risultati, lo vedo anch’io in Irlanda. La squadra ti segue perché crede, si rende conto che non c’è un altro sistema per raggiungere questi risultati. Vedendo come si comporta ultimamente, tutti attaccano e tutti difendono, questo è un momento che può essere fantastico, decisivo per questa squadra.

     


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